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Definizione di legge scritta e di giurisprudenza

Definizione di legge scritta, giurisprudenza, dottrina e gerarchia delle fonti

Legge scritta


Il primo tipo di norma è la legge scritta, cioè il prodotto del legislatore (in Italia, la legge del parlamento). Ma il legislatore non è in grado di regolare ogni possibile problema che la vita sociale pone.
Ci fu una scuola di giuristi che ammirò così tanto il codice civile francese da giungere a sostenere che il legislatore nel Code Civil avesse previsto ogni possibile problema e di conseguenza conteneva ogni possibile risposta. Compito del giurista diventava quindi quello di applicare al caso concreto la regola prevista in via generale dal legislatore.

La giurisprudenza

Ci si rese però conto che nel Code Civil vi erano diverse lacune, che andavano colmate. Di conseguenza, accanto all'atto del legislatore esiste un'altra fonte del diritto: la giurisprudenza. Se si cerca una risposta ad un particolare quesito giuridico si compirebbe un'operazione errata nel caso in cui ci si limitasse a considerare il testo legislativo. Infatti gli avvocati oltre a consultare il codice si preoccupano di verificare anche ciò che la giurisprudenza sostiene.

La dottrina

Oltre alla giurisprudenza, abbiamo la dottrina, cioè l'insieme degli studiosi che a titolo di mera indagine cercano di ricostruire il significato di una disposizione di legge, un istituto. Anche costoro hanno un ruolo nella produzione del diritto, perché propongono delle nuove istituzioni ed evidenziano le lacune.
N.B.    L'atto del legislatore vincola tutti
    L'atto del giudice vincola le parti a cui è rivolto
    La dottrina non vincola nessuno
Però, lo studioso può avere un ruolo importante, perché se ha forza persuasiva può darsi trovi ascolto da parte di coloro coinvolti nell'attività legislativa o giuridica.

La gerarchia delle fonti

In tutti i Paesi della famiglia romano-germanica troviamo la stessa gerarchia delle fonti del diritto. A causa della concezione che si ha della norma giuridica, poiché in questi Paesi si ritiene che sia il legislatore il soggetto più indicato ad emanare delle norme giuridiche che abbiano portata generale ottimale, la legge scritta è considerata fonte del diritto per eccellenza. Ciò ha una conseguenza nella nostra carta costituzionale: il giudice è soggetto alla legge, deve applicare la legge, non innovare. La motivazione della sentenza è quindi l'indicazione delle argomentazioni che, partendo dai testi di legge, portano in quel caso concreto ad una certa soluzione.

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