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Concetto di fonte del diritto


La fonte che pone in essere la norma giuridica con il grado ottimale di generalità, nei Paesi di Civil Law, è considerata, in via preminente, la legge scritta.
E' un'altra grande tradizione con importanti risvolti pratici: nei Paesi di Civil Law si ritiene che il legislatore abbia una conoscenza tale della situazione da poter produrre norme giuridiche con il grado di generalità ottimale, e che il giudice abbia per via della sua posizione una visione dettagliata della realtà, per cui le sue sentenze sono regole di dettaglio (può essere che siano adeguate solo a quel caso concreto e non ad un altro).
Il risultato è che nei Paesi di Civil Law si ritiene fonte principale del diritto la legge scritta.
La fonte del diritto è un atto che produce diritto.
Le fonti del diritto in Italia sono la costituzione, le leggi costituzionali, le leggi ordinarie, e così via. Questa classificazione si può ricondurre ad una categoria più ampia: quella degli atti legislativi scritti.
Se astraiamo dall'ordinamento giuridico italiano e pensiamo ad un ordinamento giuridico informato a quella che è la teoria della divisione dei poteri che arriva da Montesquieu, le fonti del diritto in tale ordinamento sono di tre tipi. In quest'ordinamento si ha l'organo legislativo, l'organo giudiziario e l'organo amministrativo.

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