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Alfred Hitchcock


Alfred Hitchcock nasce a Londra nel 1899 e, come Charlie Chaplin, svolge gran parte della sua attività cinematografica negli Stati Uniti.
Esordisce a metà degli anni '20, ancora in epoca muta, e alla fine degli anni '30 viene chiamato negli Stati Uniti, allora fulcro del cinema mondiale.

Negli anni '60, Truffaut lo contatta per rilasciare un'intervista che si protrarrà fino a diventare un libro, intitolato “Il cinema secondo Hitchcok”, che segna l'inizio del filone del libro-intervista.

Il suo film più celebre è “Vertigo”, conosciuto anche con il titolo “La donna che visse due volte”. Il primo titolo sottolinea il disturbo di cui soffre il protagonista, mentre il secondo svela un concetto chiave della trama e tradisce un certo gusto melodrammatico.
Il film esce ne 1958, in un periodo cruciale per la storia del cinema, quando in Francia per esempio esplode la Nouvelle Vague.

Il protagonista del film è Scottie, un poliziotto che non può più prestare servizio perché soffre di vertigini, condizione che nel momento in cui si presenta lo invalida totalmente.
Inizia così a svolgere la professione di detective occasionale.
Viene contattato da un collega del college, il quale gli chiede di indagare sulla moglie, che manifesta comportamenti strani dovuti alla convinzione di essere la reincarnazione della bisnonna, Carlotta Valdez.
Scottie, durante le sue investigazioni, ha l'occasione di conoscere Madelaine e di salvarla da due tentativi di suicidio. Tra i due nasce una relazione amorosa, che però non impedisce a Madelaine di gettarsi dalla cima di una torre.
A distanza di tempo dalla sua morte, Scottie incontra una donna, incredibilmente somigliante a Madelaine, con la quale inizia ad uscire spinto dall'ossessione di farla diventare esattamente uguale a Madelaine.
In realtà, le due donne sono la stessa persona.
Lo spettatore lo scopre ancora prima del protagonista e questo provoca angoscia perché non sa come Scottie reagirà.
Scottie capisce che le due donne sono la stessa persona e che in realtà il suo amore per Madelaine era frutto di un inganno.
In un primo momento Scottie sembra voler far soffrire la donna tanto quanto ha sofferto lui, poi ci ripensa e i due si lasciano trasportare da un bacio appassionato.

Alla fine del film, una figura misteriosa la spingerà giù dalla stessa torre dalla quale era precipitata la prima volta, conferendo alla vicenda un andamento circolare.
Sul piano tecnico il film è caratterizzato da:
• Predominanza del rosso e del verde
• Raccordi di sguardi e di direzione
• Inquadrature soggettive e uso del carrello.
• Establishing shot.
• Uso del trasparente.

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