Appunti sul volume di Repetti che ripercorre le tappe che hanno portato alla nascita della scienza moderna sulla base della magia e delle credenze del '600 che nel Rinascimento furono messe in discussione da autori che furono inquisiti o addirittura messi al rogo per le loro idee rivoluzionarie: Pico della Mirandola, Marsilio Ficino, Copernico, Giordano Bruno, Galileo, Campanella gettarono le basi all'interesse per l'universo e i suoi misteri, ancor oggi non del tutto svelati.
La scienza nuova. Ermetismo e magia rinascimentale
di Filippo Amelotti
Appunti sul volume di Repetti che ripercorre le tappe che hanno portato alla
nascita della scienza moderna sulla base della magia e delle credenze del '600
che nel Rinascimento furono messe in discussione da autori che furono inquisiti
o addirittura messi al rogo per le loro idee rivoluzionarie: Pico della Mirandola,
Marsilio Ficino, Copernico, Giordano Bruno, Galileo, Campanella gettarono le
basi all'interesse per l'universo e i suoi misteri, ancor oggi non del tutto svelati.
Università: Università degli studi di Genova
Facoltà: Scienze Politiche
Esame: Storia moderna
Docente: M. Bottaro Palumpo e R. Repetti
Titolo del libro: La scienza nuova. Ermetismo e magia
rinascimentale
Autore del libro: R. Repetti
Editore: ECIG
Anno pubblicazione: 20081. Caratteristiche della scienza del 600
Le numerose scoperte scientifiche che caratterizzarono il XVI e XVII secolo affondarono le loro radici in
un clima culturale dove vecchio e nuovo, tradizione e rottura, conservazione e progresso si fondono per dare
vita a un contesto che renderà vani i tentativi di restaurazione.
La scienza del 600 fu un coacervo di credenze magiche, filosofia razionalista, meccanismo e teologia di
derivazione 4-5centesca.
Filippo Amelotti Sezione Appunti
La scienza nuova. Ermetismo e magia rinascimentale 2. Pico della Mirandola
Pico della Mirandola (1463-94) diede all’ermetismo l’apporto fondamentale della Cabala, cioè di quel
complesso di teorie e studi provenienti dalla tradizione dal misticismo ebraico dedicati alla speculazione
sull’alfabeto e numeri ebraici attraverso cui si contemplava Dio e le sue opere in virtù del potere racchiuso
nelle parole e nei nomi di origine divina. L’interesse per l’ermetismo favorì la diffusione di un numero
considerevole di scritti che vennero interpretati alla luce delle rinnovate tendenze delle capacità umane di
dominio e trasformazione della materia.
Un esempio è “La tavola di smeraldo”, documento di origine araba che secondo la tradizione conteneva
l’insegnamento di Ermete, trovato inciso su una tavoletta di smeraldo rinvenuta accanto alla sua sepoltura.
La tavola di smeraldo fu considerata nel medioevo la fonte di ricerca della pietra filosofale cioè della pietra
che avrebbe reso possibile la trasmutazione alchemica del metallo in oro.
Filippo Amelotti Sezione Appunti
La scienza nuova. Ermetismo e magia rinascimentale 3. La tavola dello smeraldo
Nello scritto sono presenti gli elementi caratteristici della filosofia magica rinascimentale: la correlazione tra
unità e molteplicità, tra micro e macrocosmo, il ruolo degli elementi naturali. Nella tavola di smeraldo si
pubblica anche il commento di un autore che si cela dietro lo pseudonimo di Hortulain, cioè giardiniere,
risalente al XIV secolo: questo commento fu il maggior veicolo di diffusione del testo in Europa.
Commento di Hortulain – XIV secolo – Io, giardiniere, così chiamato a causa dei giardini marittimi, mosso
dall’amicizia che nutro nei confronti dei miei cari ho voluto mettere per iscritto la dichiarazione e la
spiegazione certa delle parole di Ermete, padre dei filosofi. Nulla serve ai filosofi tentare di celare scienza
nei loro scritti allorchè opera la dottrina dello spirito santo.
Capitolo 1 – “l’Arte dell’alchimia è vera e certa” – il filosofo dice che è vero che l’arte alchemica ci è stata
donata e la scienza non è menzognera, ma è certa perché sperimentata.
Capitolo 2 – “la pietra deve essere divisa in 2 parti” – il filosofo parla dell’operazione della pietra dicendo
che ciò che è in basso è come ciò che è in alto. La pietra è divisa in 2 parti principali dal magistero cioè nella
parte superiore che sale in alto e la parte inferiore che sta in basso. Queste due parti si accordano in virtù. È
per questo che dice “cioè che è in alto è come ciò che è in basso” ma la decisione è necessaria per compiere i
miracoli dalla pietra. La parte inferiore è la terra e la parte superiore è l’anima che vivifica ogni pietra.
Capitolo 3 – “La pietra contiene i 4 elementi – la nostra pietra è uscita da una massa confusa contenente in
sé tutti gli elementi, la quale è stata creata da Dio e per il suo miracolo la nostra pietra è uscita nata.
Capitolo 4 – “la pietra ha padre e madre che sono il sole e la luna
Come gli animali generano altri animali, il sole artificialmente genera il sole per la virtù della
moltiplicazione della pietra. Bisogna che in questa generazione della pietra e che sia come una matrice atta a
ricevere il suo sperma e la sua tintura. Questo è l’argento dei filosofi e la luna ne è la madre.
Capitolo 5 – “la congiunzione delle parti è il concepimento e la generazione della pietra”
Quando questi due si ricevono l’un l’altro nella congiunzione della pietra, la pietra si genera nel ventre del
vento.
Io la salto perché non ha senso studiare sta roba
Filippo Amelotti Sezione Appunti
La scienza nuova. Ermetismo e magia rinascimentale