Questi sintetici appunti spiegano il funzionamento della banca e dei suoi organi di vigilanza e controllo: le funzioni della Banca d'Italia, del Consob, del SEBC e della BCE vengono descritte ed esemplificate. Introdotti i concetti di tasso, asta e titolo di stato.
Economia delle aziende di credito
di Valentina Minerva
Questi sintetici appunti spiegano il funzionamento della banca e dei suoi organi
di vigilanza e controllo: le funzioni della Banca d'Italia, del Consob, del SEBC e
della BCE vengono descritte ed esemplificate. Introdotti i concetti di tasso, asta
e titolo di stato.
Università: Università Cattolica del Sacro Cuore di Milano
Facoltà: Economia
Esame: Economia delle aziende di credito
Docente: Fandella Paola1. Significato e origine del sistema finanziario
Per sistema finanziario si intende una struttura complessa che si configura per la presenza di diversi soggetti
che, con differenti aspettative, originano e si scambiano prodotti e servizi che hanno una natura finanziaria.
La complessità del sistema finanziario è tale anche perché il sistema non è definibile come insieme
“originario” e “autonomo” di soggetti e prodotti/servizi e cioè un sistema che si costituisce autonomamente
e che autonomamente si sviluppa.
Il sistema finanziario, piuttosto, trae origine dal/i sistema/i economico/i che di fatto lo generano e lo
determinano. Quindi si potrebbe dire che il sistema finanziario è un sistema derivato, rispetto a quello
economico.
È l’esigenza economica determinare il sistema finanziario.
Il sistema finanziario si origina perché permette lo scambio di flussi finanziari, che vengono prodotti nel
contesto economico e che sono necessari allo sviluppo (alla permanenza) del contesto economico stesso.
Anche da questa semplice definizione si coglie la “dipendenza” del s. finanziario rispetto quello economico.
Il sistema finanziario, però, si differenzia dal contesto economico, perché è più veloce nei suoi cambiamenti
e trasferimenti di fonti rispetto al contesto economico.
La dipendenza del sistema finanziario rispetto al contesto economico non è solo passiva, come sopra detto.
Ovvero il sistema finanziario non è esclusivamente dipendente dal contesto economico, ma può avere una
propria capacità di originare altri flussi, altri scambi, proprio perché è più veloce e flessibile del contesto
economico.
Una transazione finanziaria è più semplice di una transazione economica. Quindi i flussi finanziari possono
essere trasformati più velocemente rispetto ai servizi economici. Il mercato finanziario quindi può essere in
grado di sviluppare comunque la produzione economica.
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Economia delle aziende di credito 2. Definizione di flusso finanziario e mercato finanziario
Un flusso finanziario rappresenta il valore omogeneo alla base di ogni scambio di beni/servizi. Lo scambio
sistematico (e cioè organizzato e regolamentato) di flussi finanziari di definisce il mercato.
Per cui, il mercato finanziario:
- è il mercato in cui si negoziano i flussi finanziari;
- dipende dal mercato economico.
L’OFFERTA DI FLUSSI FINANZIARI E LA DOMANDA DI FINANZIAMENTO:
I soggetti che determinano – originano - l’offerta di flussi finanziari e quelli che ne rappresentano la
domanda sono soggetti che agiscono nel mercato economico.
Tali soggetti che fruiscono del mercato finanziario sono:
- SOGGETTI IN DEFICIT : imprese private e Stato- nazionali e/o esteri.
Sono coloro che sono mancanti di qualcosa e quindi vanno a ricercare questo qualcosa esternamente.
- SOGGETTI IN SURPLUS : famiglie, investitori privati – nazionali e/o esteri.
Abbondano di qualcosa e sono disposti a offrire questo qualcosa.
IMPRESE PRIVATE:
Un’impresa privata è un soggetto in deficit capace di creare i flussi finanziari nel sistema finanziario, perché
ha bisogno di investire i flussi finanziari per la propria produzione. L’impresa deve dimostrare ogni volta per
quale progetto richiede i flussi finanziari. Senza motivazione non si possono ottenere i flussi. Questo è un
vincolo di base per tutte le imprese.
OBBIETTIVI SPECIFICI : l’impresa può farlo per massimizzare la ricchezza reale, ovvero gli investimenti
devono essere economicamente remunerativi, devono creare ricchezza per i soggetti che hanno richiesto gli
investimenti.
Questo però è già intrinseco nella natura dell’impresa, infatti un’impresa esiste se riesce a raggiungere un
punto di soddisfazione di crescita della ricchezza, che verrà poi distribuita tra azionisti e imprenditori, che
hanno investito nell’impresa stessa.
STATO:
Affinchè lo Stato abbia accesso ad un mercato finanziario per richiedere fondi, è necessario che presenti al
mercato i suoi obbiettivi.
OBBIETTIVI SPECIFICI : accrescere la ricchezza sociale, ovvero incrementare la possibilità di
miglioramento della vita di ogni cittadino, in termini di servizi. Riguarda quindi la gestione del benessere
pubblico.
Con i titoli pubblici, vengono prestati soldi allo Stato, e permettono allo Stato di raccogliere i flussi
finanziari. Questi titoli sono sempre stati strumenti di investimento molto interessanti non solo per gli
investitori nazionali, ma anche esteri. Questi titoli sono protetti da una sicurezza istituzionale.
SOGGETTI IN SURPLUS:
Quando i soggetti sono in deficit hanno bisogno di flussi finanziari, e quindi ricercano questi flussi,
presentando i loro programmi di investimento.
I soggetti in surplus, che sono interessati a queste richieste, devono stare molto attenti alle caratteristiche
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Economia delle aziende di credito delle richieste, per non rischiare di rimetterci.
Questi soggetti hanno disponibilità finanziarie da investire nel mercato, dato dal loro risparmio (per questo
si dice surplus), ovvero quello che eccede dopo aver speso i soldi per i consumi e aver pagato le tasse.
OBBIETTIVI SPECIFICI : Questa disponibilità deve essere messa a disposizione con il criterio di
massimizzazione del rendimento del risparmio, ovvero far crescere il proprio risparmio, investirlo per farlo
sfruttare.
Bisogna però anche tener conto della variabile inflativa.
Nel 1974 nel mercato economico avvenne la prima crisi petrolifera, che implicò l’incertezza nel mercato,
legato all’incremento non previsto dei prezzi, chiamato inflazione!
L’inflazione incide sul risparmio, nel senso che diminuisce il valore economico del risparmio. Il valore
nominale quindi, non è più uguale al valore reale. Quindi conservare il risparmio non è sufficiente per
preservarne il potere reale, soprattutto in condizioni di incertezza. I soggetti in surplus devono quindi anche
tener conto di questo.
Avviene quindi uno scambio di flussi, con nessuna garanzia alla base.
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Economia delle aziende di credito 3. I circuiti di trasmissione dei flussi finanziari
Ogni scambio di flussi finanziari si caratterizza attraverso un duplice rapporto: i soggetti in deficit
richiedono fondi (rapporto debitorio), i soggetti in surplus danno fondi (rapporto creditorio).
L’incontro tra le due categorie può avvenire in due modi:
- SCAMBIO DIRETTO : da luogo al mercato diretto, o mercato dei capitali.
- SCAMBIO INDIRETTO : da luogo al mercato indiretto, o mercato del credito.
MERCATO DIRETTO
Nel mercato diretto le due controparti si incontrano direttamente, quindi lo scambio tra i soggetti in surplus e
gli investimenti proposti dai soggetti in deficit fa si che alla fine dell’operazione il risparmio dei soggetti in
surplus pass nelle casse dei soggetti in deficit, e questi ultimi emettono dei certificati rappresentativi dello
stesso.
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Economia delle aziende di credito 4. Certificati emessi dai soggetti in deficit
- AZIENDE PRIVATE:
* AZIONI : identificano un rapporto partecipativo.
* OBBLIGAZIONI : identificano un rapporto di credito/debito.
- SOGGETTO PUBBLICO:
* TITOLI DI STATO : certificati che attestano un credito/debito.
Viene inoltre definito mercato di capitali perché in questo mercato gli investimenti dei soggetti in surplus e i
certificati dei soggetti in deficit hanno degli orizzonti temporali di medio-lungo termine.
Inoltre tutti gli strumenti emessi di volta in volta dai soggetti in deficit si basano sul criterio della fungibilità
degli strumenti, ovvero hanno le medesime caratteristiche e quindi definiscono i medesimi rapporti con i
soggetti in surplus. Alla fine dello scambio i soggetti in surplus trovano in mano qualcosa di rappresentativo
dei soggetti in deficit, che possono investirli.
Nel mercato diretto la Banca funge solo da tramite, affinché le due categorie originali si incontrino.
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Economia delle aziende di credito 5. Definizione di mercato indiretto
Le due parti non si incontrano direttamente, ma indirettamente, perché tra le due categorie si frappone un
intermediario che nel mercato del credito è esclusivamente la Banca.
La Banca raccoglie i risparmi dei soggetti in surplus e li distribuisce tra i soggetti in deficit. Poiché questi
soggetti sono, appunto, preposti alla trasmissione di flussi finanziari, la loro funzione di impresa (operativa)
viene definita come funzione di intermediazione.
Quindi sia i soggetti in surplus, che quelli in deficit, nel mercato indiretto hanno rapporti esclusivamente con
la Banca. Le due categorie estreme non si parlano.
La Banca seleziona i rapporti con i soggetti in deficit assumendosi il rischio, diventando la controparte. Allo
stesso modo seleziona i rapporti con i soggetti in surplus assumendosi il rischio e diventando la controparte.
Il mercato indiretto è dominio esclusivo delle banche, l’unico intermediario ad agire è la banca. Nel mercato
indiretto invece, non c’è il monopolio della banca, ma questa si trova ad operare con altre categorie di
intermediari.
Questi si dividono in due grosse categorie:
- IMPRESE DI INVESTIMENTO (SOCIETÀ DI INTERMEDIAZIONE MOBILIARE – SIM)
- INVESTITORI ISTITUZIONALI
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Economia delle aziende di credito 6. Intermediario banca
Il legislatore, nelle normative attuali, definisce gli intermediatori come imprese. La banca generalmente è
una società per azioni.
Però nel nostro paese ci sono anche altre categorie di banche con natura diversa dalle società per azioni,
come ad esempio le cooperative.
La banca, società per azioni, deve avere lo stesso obbiettivo delle società private, ovvero accrescere la
ricchezza reale.
L’impresa banca svolge un’attività particolare:
Se si guarda il rapporto tra banca e soggetti in deficit accade che la banca presta dei soldi a questi soggetti.
Se questi soggetti sono in grado di farli fruttare, la anca avrà dei benefici; viceversa, se questi dovessero
fallire, la banca avrebbe una perdita.
Se si guarda invece il rapporto tra banca e soggetti in surplus, accade che la banca raccoglie il risparmio dai
soggetti in surplus, e deve essere in grado di restituire tutti i fondi che i soggetti in surplus le hanno prestato.
In caso di non riuscita, potrebbe avere ripercussioni su tutto il mercato.
Inoltre la banca non può scegliere di occuparsi solo di uno dei due soggetti, ma deve porsi nel rapporto
duplice tra le due categorie.
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Economia delle aziende di credito 7. Le autorità creditizie e la funzione di vigilanza
Le banche sono sottoposti a controlli istituzionali perché queste imprese non operano solo con i soldi dei
propri azionisti, ma oprano anche con i fondi di terzi che affidano i fondi sottoforma di deposito.
Il sistema finanziario europeo, a livello di mercato indiretto è integrato, ovvero viene gestito con regole
comuni, ha autorità accentrate, è uniformato. Non esiste la stessa uniformità nel mercato diretto.
RIFERIMENTI NORMATIVI: ISTITUZIONE DISCIPLINA INTEMREDIARI
A livello accentrato sono state stabilite tre direttive:
- Dir. CEE: 89/646 Dicembre 89
- Dir. CEE: 93/6 Marzo 93
- Dir. CEE: 93/22 Maggio 93
Queste sono state applicate attraverso 2 testi unici:
- T.U. Bancario / d.l. 1 Settembre 1993, n.385 : disciplina gli intermediari del mercato indiretto.
- T.U. delle disposizioni in materia di intermediazione finanziaria d.l. 24 Febbraio 1998, n.58 : si riferisce al
mercato diretto ed è noto anche come Decreto Draghi.
Questi testi definiscono la struttura di base, poi possono variare a seconda delle esigenze.
La normativa europea fa riferimento ad un principio essenziale: PRINCIPIO DELL’ARMONIZZAZIONE
ESSENZIALE:
L'armonizzazione essenziale è posta direttamente dalla Direttiva 89/646 e ha per oggetto l'autorizzazione
alla costituzione degli enti creditizi, l'esercizio dell'attività, la libertà di stabilimento e di prestazione di
servizi.
Armonizzazione significa che tutti i soggetti che hanno una stessa natura devono sottoporsi alle stesse regole
in tutti i paesi europei, questo fa si che tutti possono operare contestualmente in tutti i paesi europei
armonizzati dove vigono le stesse leggi.
Questo implica il cosiddetto concetto di mutuo riconoscimento da parte di tutte le autorità dei singoli paesi
che concorrono al fenomeno dell’armonizzazione. Viene concesso a tutti i soggetti sottoposti
all’armonizzazione la possibilità di fruire della flessibilità operativa.
Gli organismi di controllo nel mercato nazionale (domestico) che partecipano a questa armonizzazione sono:
- MERCATO INDIRETTO/DEL CREDITO : Banca Centrale, ovvero la Banca d’Italia.
- MERCATO DIRETTO : CONSOB (Commissione Nazionale per la Società e la Borsa).
La struttura degli organismi si controllo accentrato a livello europeo è la seguente.
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