Lo sviluppo sostenibile nell’esperienza aziendale di Sanpellegrino

Il presente elaborato si propone di approfondire il tema dello sviluppo sostenibile nel settore del commercio delle acque minerali a partire dalla rassegna della letteratura scientifica sul tema per poi analizzare una realtà italiana di eccellenza: il caso Sanpellegrino.
Proprio con riferimento al settore oggetto di analisi, la variabile ambientale risulta una leva cruciale in grado di influenzare sensibilmente la capacità dell’impresa di ottenere un vantaggio competitivo durevole. Con il tempo è cresciuta la consapevolezza della limitatezza delle risorse naturali, ad oggi ampliamente utilizzate come input nei processi economici e sociali; le risorse ambientali necessitano di una misurazione precisa e condivisa da tutti gli attori economici, perché un uso consapevole ne consenta la profittabilità nel lungo termine. La teoria sottolinea, dunque, la necessità di passare da una logica tipo ex post, in cui gli interventi in campo ambientale sono una reazione al manifestarsi dei problemi, ad una logica ex ante, dove ogni azione mira ad anticipare l’evoluzione della normativa e del mercato per considerarla una vera e propria spinta per rafforzare la propria posizione competitiva.
Obiettivo sia della ricerca teorica che di quella empirica è stato quello di individuare le specificità connesse al settore oggetto di analisi, nella prospettiva del business sostenibile, per meglio comprendere quali siano i fattori alla base della possibilità per l’impresa che opera in questo ambito di combinare la redditività economica con la sostenibilità del proprio operato.
La scelta del caso Sanpellegrino si rifà ad alcune caratteristiche: l’azienda rappresenta oggi la più grande realtà nel campo del beverage in Italia con un numero di rilievo di acque minerali commercializzate, con la consapevolezza di essere il principale produttore di acqua minerale del Paese e di avere degli obblighi precisi verso l’ambiente e il consumatore finale. La storia dell’azienda ha visto una radicata e progressiva crescita per importanza della risorsa idrica: un lavoro sempre più sistematizzato e centralizzato ma anche molto più monitorato ha permesso di avere una prova sempre più tangibile delle iniziative svolte in campo di sostenibilità.
Le linee strategiche emerse dall’analisi del caso vedono ingenti sforzi verso lo sviluppo di soluzioni di packaging il più possibile sostenibili, molti investimenti in energie rinnovabili, nonché una forte sensibilizzazione alla raccolta differenziata che, se condotta in modo equilibrato, ha un ritorno di rilievo per l’azienda che può usufruire dei rifiuti, riconvertendoli in materia prima per la produzione di bottiglie.
La tendenza consolidata è quella di destinare alla gestione ambientale un ruolo strategico e centrale all’interno struttura organizzativa, per consentire un’opportuna gestione di questa importante componente aziendale.
Il perseguimento di uno sviluppo sostenibile in tutte le sue dimensioni emerge quale un’opportunità strategica per ottenere un vantaggio competitivo per le imprese; non muoversi verso questa direzione è ad oggi è un rischio troppo elevato in termini di inosservanza di norme, che con il tempo diventano sempre più vincolanti; può danneggiare l’immagine dell’azienda e la sua reputazione in particolare presso i consumatori, che si dimostrano i soggetti principali nel premiare le virtù di un operato aziendale eco-compatibile.