Vercelli, città creativa. Un'ipotesi di sviluppo che parte dai giovani
Ci sono molti motivi, oggi, per porre la Città al centro del discorso sullo sviluppo strategico. I più recenti studi dei più famosi economisti ed esperti di cultura mostrano le potenzialità contenute nelle identità delle grandi città. Gli studi realizzati a livello italiano, oltre a confermare le stesse tesi, esaltano il ruolo che possono ricoprire le città di provincia, dove la qualità della vita può essere più ricca di quella metropolitana.
La tesi vuole giungere a delineare un'ipotesi di sviluppo strategico di una città, basato sulle identità locali e a partire dalle potenzialità che la città rivolge al futuro: i suoi giovani.
Nella Prima parte, ci confrontiamo con le tesi di R. Florida. Secondo l’economista americano, una città dotata di talento, tecnologia e tolleranza – le tre T– investe nel proprio ambiente culturale, attira i creativi, persone che cercano ambienti stimolanti e di qualità, e questi creativi attirano a loro volta imprese ad alto valore di conoscenza, stimolando ulteriormente la crescita di talento e tecnologia e – dunque – producendo lo sviluppo del territorio.
La conclusione è che lo sviluppo delle città dell’economia creativa, che caratterizza l’attuale epoca, può ragionevolmente poggiare sulle potenzialità dei creativi. Le città che crescono sono caratterizzate dai fattori che sanno attrarre i creativi: la qualità della vita, l’apertura mentale delle persone, l’offerta culturale creativa. Le città che non capiscono la lezione sono destinate a decadere.
Nella Seconda parte si analizza il significato stesso di creatività, per cogliere le sue dimensioni, i processi che ad essa conducono e da essa si originano, i modi in cui è ostacolata o sviluppata. Si riflette poi sugli ambiti in cui più sovente la creatività attecchisce e cresce – il gruppo e l’organizzazione – per concludere che esiste una stretta correlazione tra studi di ambiti diversi: economia (Florida), sociologia (De Masi), analisi psicosociale (Manoukian), Management (Cutrano-Minghetti), scienze della comunicazione (McLuhan-Babin).
Il comune denominatore è l’equilibrio, dinamico e imperfetto, di teoria, concretezza e fantasia, che la creatività suscita in un team di lavoro. Il nostro interesse per l’argomento deriva dal fatto che gruppi e organizzazioni costituiscono i nodi della rete che intesse la città creativa: comprenderne il segreto costituisce un fattore importante per pensare la città in termini di sviluppo creativo.
La Terza parte prova a individuare – sulla base delle precedenti parti e con l’ulteriore sostegno di autori come Charles Landry e Pierluigi Sacco – le condizioni e le ipotesi di lavoro per le quali una città, Vercelli, possa sviluppare la propria creatività.
A questo proposito, le prime due parti della tesi sono già sufficientemente esplicative: non ci sarà città creativa senza l’apporto dei suoi creativi, dei suoi migliori dirigenti e professionals. Meglio ancora: non ci sarà città creativa senza gruppi e organizzazioni creative, senza il loro riconoscimento esplicito e senza la partecipazione, avviata dal basso, dei suoi cittadini, specie dei giovani.
L'ipotesi – suffragata dai più recenti studi e verifiche sul campo a livello mondiale – individua i cittadini e la loro partecipazione nella riscoperta delle identità locali come la vera potenzialità della città. Si tratta di pianificare azioni concrete che aiutino i cittadini a “immaginare” nuovi simboli della città, attraverso nuovi sguardi su di essa. Proprio l’immaginazione, sulla scorta di altre esperienze, è al centro di questo piano, in una specie di “ImmaginaVercelli”.
Pertanto, partendo dal mondo dell’associazionismo giovanile cittadino e coinvolgendo gli attori del territorio, si traccia infine un quadro – il più genuino e franco possibile – delle precondizioni e delle possibilità per la creatività a Vercelli, città dalle forti potenzialità culturali. Tale quadro contiene una serie di proposte e di ipotesi non definitive (sarebbero epistemologicamente incompatibili con l'idea di piano strategico), ma come testo-base per un gruppo allargato di lavoro verso un Piano strategico di Vercelli Creativa.
CONSULTA INTEGRALMENTE QUESTA TESI
La consultazione è esclusivamente in formato digitale .PDF
Acquista
CONSULTA INTEGRALMENTE QUESTA TESI
La consultazione è esclusivamente in formato digitale .PDF
Acquista
L'unico servizio antiplagio competitivo nel prezzo che garantisce l'aiuto della nostra redazione nel controllo dei risultati.
Analisi sicura e anonima al 100%!
Ottieni un Certificato Antiplagio dopo la valutazione.
Informazioni tesi
Autore: | Danilo Andrea Fiacconi |
Tipo: | Tesi di Laurea |
Anno: | 2005-06 |
Università: | Università degli Studi di Roma La Sapienza |
Facoltà: | Scienze della Comunicazione |
Corso: | Scienze della Comunicazione |
Relatore: | Fabiana Cutrano |
Lingua: | Italiano |
Num. pagine: | 301 |
Forse potrebbe interessarti la tesi:
La creatività al servizio della città: il caso del polo della cultura di Bergamo
FAQ
Come consultare una tesi
Il pagamento può essere effettuato tramite carta di credito/carta prepagata, PayPal, bonifico bancario.
Confermato il pagamento si potrà consultare i file esclusivamente in formato .PDF accedendo alla propria Home Personale. Si potrà quindi procedere a salvare o stampare il file.
Maggiori informazioni
Perché consultare una tesi?
- perché affronta un singolo argomento in modo sintetico e specifico come altri testi non fanno;
- perché è un lavoro originale che si basa su una ricerca bibliografica accurata;
- perché, a differenza di altri materiali che puoi reperire online, una tesi di laurea è stata verificata da un docente universitario e dalla commissione in sede d'esame. La nostra redazione inoltre controlla prima della pubblicazione la completezza dei materiali e, dal 2009, anche l'originalità della tesi attraverso il software antiplagio Compilatio.net.
Clausole di consultazione
- L'utilizzo della consultazione integrale della tesi da parte dell'Utente che ne acquista il diritto è da considerarsi esclusivamente privato.
- Nel caso in cui l’utente che consulta la tesi volesse citarne alcune parti, dovrà inserire correttamente la fonte, come si cita un qualsiasi altro testo di riferimento bibliografico.
- L'Utente è l'unico ed esclusivo responsabile del materiale di cui acquista il diritto alla consultazione. Si impegna a non divulgare a mezzo stampa, editoria in genere, televisione, radio, Internet e/o qualsiasi altro mezzo divulgativo esistente o che venisse inventato, il contenuto della tesi che consulta o stralci della medesima. Verrà perseguito legalmente nel caso di riproduzione totale e/o parziale su qualsiasi mezzo e/o su qualsiasi supporto, nel caso di divulgazione nonché nel caso di ricavo economico derivante dallo sfruttamento del diritto acquisito.
Vuoi tradurre questa tesi?
Per raggiungerlo, è fondamentale superare la barriera rappresentata dalla lingua. Ecco perché cerchiamo persone disponibili ad effettuare la traduzione delle tesi pubblicate nel nostro sito.
Per tradurre questa tesi clicca qui »
Scopri come funziona »
DUBBI? Contattaci
Contatta la redazione a
[email protected]
Parole chiave
Tesi correlate
Non hai trovato quello che cercavi?
Abbiamo più di 45.000 Tesi di Laurea: cerca nel nostro database
Oppure consulta la sezione dedicata ad appunti universitari selezionati e pubblicati dalla nostra redazione
Ottimizza la tua ricerca:
- individua con precisione le parole chiave specifiche della tua ricerca
- elimina i termini non significativi (aggettivi, articoli, avverbi...)
- se non hai risultati amplia la ricerca con termini via via più generici (ad esempio da "anziano oncologico" a "paziente oncologico")
- utilizza la ricerca avanzata
- utilizza gli operatori booleani (and, or, "")
Idee per la tesi?
Scopri le migliori tesi scelte da noi sugli argomenti recenti
Come si scrive una tesi di laurea?
A quale cattedra chiedere la tesi? Quale sarà il docente più disponibile? Quale l'argomento più interessante per me? ...e quale quello più interessante per il mondo del lavoro?
Scarica gratuitamente la nostra guida "Come si scrive una tesi di laurea" e iscriviti alla newsletter per ricevere consigli e materiale utile.
La tesi l'ho già scritta,
ora cosa ne faccio?
La tua tesi ti ha aiutato ad ottenere quel sudato titolo di studio, ma può darti molto di più: ti differenzia dai tuoi colleghi universitari, mostra i tuoi interessi ed è un lavoro di ricerca unico, che può essere utile anche ad altri.
Il nostro consiglio è di non sprecare tutto questo lavoro:
È ora di pubblicare la tesi