Annapurna: dal progetto alla collezione
In questo elaborato ho voluto dimostrare com’è complesso il lavoro di progettazione e realizzazione di una collezione di moda.
Tutto prende avvio dalla mente dello stilista la cui ispirazione si alimenta di tutto quanto può colpirlo o affascinarlo: la storia, la pittura o la scultura, un viaggio, culture esotiche, un colore, un tessuto, i sogni... La creativitá, peró deve essere guidata attraverso la risoluzione di una serie di nodi problematici: i modi della produzione, i materiali, il mercato. Ma anche il prezzo, un’immagine aziendale di un certo tipo e le scadenze che la produzione deve sempre rispettare.
Anche Annapurna, l’azienda produttrice di cashmere presa in considerazione in questo lavoro, ha dovuto affrontare queste problematiche nella realizzazione della collezione Aida Barni autunno-inverno 2005/2006.
Strumento fondamentale, prima di impostare una collezione e avvicinarsi al mercato, è la ricerca: essa consente di conoscere il mercato in tutti i suoi ambiti, il consumatore, le sue richieste, per controllarne tutte le conseguenti evoluzioni. Oggigiorno essa è un imperativo per l’offerta di moda: infatti chi meglio, per primo e di più conosce, vince la sfida del mercato e si dota di un vantaggio competitivo d’indiscusso valore nei confronti dei concorrenti. La ricerca deve riuscire a fornire indicazioni che possono essere utilizzati dall’azienda e dagli stilisti perchè entrambi i lavori, di ricerca e di styling, devono integrarsi in maniera ottimale. Grazie a questo strumento, Annapurna ha individuato il proprio posizionamento rispetto ai concorrenti e definito il target di riferimento: e' proprio dai risultati delle ricerche che si capisce se può avere consenso una proposta di moda, evidentemente misurata, basata su dati reali e non in balia del caso o dell’improvvisazione.
Una volta definita la composizione della collezione in termini di quantitá di capi per ogni tipologia e definite le scadenze che bisogna rispettare per la presentazione della collezione, si procede alla selezione dei disegni dello stilista. In base ai colori scelti, si compila la scheda delle coloriture della collezione che sará utile nella decisione degli accostamenti e delle combinazioni di colori quando si dovrá allestire la presentazione negli show-room, quando i colori si dovranno sposare in modo perfetto. Una volta fatte le prove colore sui filati, è importante decidere il materiale e i relativi colori al più presto possibile perché, di seguito, si devono calcolare i kg di filato, per ogni tipologia, che servono alla produzione dei capi, e ordinarli per tempo. Per il materiale che si ha già in azienda invece, bisogna procedere alla tintura e all’eventuale cottura.
Una volta definito tutto questo, si procede alla realizzazione dei capi pilota che verranno sottoposti alla prima sdifettatura; ciascuno di essi viene fatto indossare da una modella e notevolmente perfezionato fino a che non aderisce perfettamente al “ruolo” per cui era stato pensato. Si definisce come sarà il capo finale nei minimi dettagli. Sulla base della “scheda-costo” che accompagna i prototipi, bisogna valutare il costo ipotetico di ciascun modello per evitare di inserire nella collezione capi troppo costosi e, quindi, difficilmente vendibili.
Fin da questa fase, si stabiliscono i look: nulla deve essere lasciato al caso: l’insieme deve risultare curato e armonioso.
A questo punto non resta che fare una seconda, nonché ultima, verifica dei capi pilota per quanto riguarda le misure e i dettagli, che infine andranno in produzione.
Tutto il lavoro di progettazione dei capi e la loro conseguente produzione prende avvio dal CAD, un insieme di programmi che consentono l’elaborazione dei prodotti mediante il computer. Una volta impostati tutti i parametri necessari ( tipo di filato, tipo di lavorazione, finezza, disegno, dimensioni del capo…), si trasferiscono i comandi alle macchine tessili.
Per la maggior parte della produzione viene utilizzato esclusivamente il Cashmere two ply, un filato i cui due fili sono stati ritorti, per il quale é necessario utilizzare materia prima di altissima qualitá: fibre di notevole lunghezza e purezza, di sezione minima e di colore bianco. Il cashmere sudicio, viene lavato, filato e, infine, tinto: questa tecnica, “tinto in filo”,perché, nonostante sia piú costosa é peró la piú pregiata. A questo punto il filato è pronto per essere utilizzato nella tessitura.
Una volta che i capi sono pronti, vengono esposti nello show-room dove i clienti effettueranno l'acquisto.
Come abbiamo visto, pur essendo gli stilisti i personaggi di maggiore visibilità, essi non sono i soli ad assolvere funzioni con valenza creativa, ma sono affiancati da una molteplicità di figure professionali che, in misura diversa, contribuiscono alla definizione complessiva dei concetti stilistici e creativi.
Una collezione di moda: un processo creativo che richiede molto tempo e una squadra affiatata affinché tutto risulti perfetto.
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Informazioni tesi
Autore: | Alessia Lazzaretti |
Tipo: | Tesi di Laurea |
Anno: | 2003-04 |
Università: | Libera Università di Lingue e Comunicazione (IULM) |
Facoltà: | Scienze della Comunicazione |
Corso: | Relazioni Pubbliche |
Relatore: | Enrica Morini |
Lingua: | Italiano |
Num. pagine: | 81 |
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