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La Legge quadro sui trasporti pubblici locali
La "Legge quadro per l'ordinamento, la ristrutturazione e il potenziamento dei trasporti pubblici locali" avvia la prima vera riforma del settore in Italia, individuando nella Regione l'unico interlocutore per le funzioni amministrative in materia di trasporti intraregionali. La legge, inoltre, innova sostanzialmente il sistema di finanziamento del settore, seguendo non più il criterio di ripiano "automatico" dei disavanzi, ma fissando l'entità del ripiano in riferimento ad alcuni parametri, quali il costo economico standardizzato, le tariffe, i presunti ricavi da traffico, ecc.
La principale caratteristica di questo testo normativo è rappresentata dall'assunzione di una parte degli oneri finanziari delle aziende di trasporto pubblico locale a carico del bilancio dello Stato, previa la costituzione di un Fondo nazionale per il ripiano dei disavanzi (FNT), i cui stanziamenti, determinati annualmente in sede di Legge finanziaria, vengono ripartiti fra le Regioni e da queste erogate alle aziende stesse.
Tesi correlate:
- Analisi dei bilanci delle aziende di Tpl nella regione Marche (1989-95) di Michele Albanese
- Il business process reengineering nel settore del trasporto pubblico urbano: il trasporto su domanda di MICHELE VALLE
- Il contratto di noleggio di autoveicoli di Marco Pavan
- Le ferrovie in gestione commissariale governativa: il caso della Genova-Casella di Giovanna Vinci
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