Viene definita la riabilitazione oncologica e i suoi obiettivi.
Viene definito il paziente oncologico anziano attraverso: epidemiologia e valutazione geriatrica multidimensionale
La riabilitazione oncologica
di Stefania Corrai
Viene definita la riabilitazione oncologica e i suoi obiettivi.
Viene definito il paziente oncologico anziano attraverso: epidemiologia e
valutazione geriatrica multidimensionale
Università: Università degli Studi di Sassari
Facoltà: Medicina e Chirurgia
Corso: Fisioterapia
Esame: Medicina specialistica e riabilitazione
Docente: Prof. Casa1. Definizioni e obiettivi della riabilitazione oncologica
La riabilitazione oncologica ha lo scopo di ottimizzare la qualità della vita del malato, aiutando il paziente e
la sua famiglia ad adattarsi a standard di vita quanto più simili a quelli precedenti la malattia, con l’obiettivo
di limitare al minimo la disabilità fisica, il deficit funzionale, cognitivo e psicologico, che spesso si
manifesta a seguito del tumore o delle terapie ad esso correlate.
L’evoluzione delle misure diagnostiche sempre più precoce e le strategie terapeutiche in costante
evoluzione, hanno permesso un notevole incremento della sopravivenza dei pazienti affetti da
cancro.Analogamente i problemi che influenzano la qualità di vita aumentano.
Obiettivi
•Aiutare il paziente oncologico ad ottimizzare il suo grado di indipendenza fisica, emotiva, sociale e
spirituale
•Migliorare la sua qualità di vita tenendosi conto delle limitazioni legate alla malattia
•Diminuire gli effetti del cancro e degli trattamenti quali stanchezza, calo ponderale e delle forze fisiche,
della mobilità e della funzione respiratoria.
•Favorire il recupero dell’autonomia funzionale
•Un efficace inserimento sociale e, se possibile lavorativo, dovrebbe essere l’obiettivo finale della presa in
carico riabilitativa.
La riabilitazione è oggi parte integrante del piano di trattamento del paziente oncologico.
Il prolungamento della vita media e la maggiore sopravvivenza dei pz. neoplastici, insieme alle recenti
acquisizioni nella prevenzione e nella diagnosi precoce, hanno portato ad una maggiore richiesta di
benessere da parte del pz. e di conseguenza hanno aumentato la domanda di riabilitazione. I danni funzionali
permanenti ed invalidanti,indotti dalla chirurgia e dalla radioterapia, lesioni dovute al coinvolgimento diretto
di strutture muscolari, ossee, nervose, vascolari, con compromissione di funzioni fondamentali come la
respirazione e complicanze neurologiche.
Stefania Corrai Sezione Appunti
La riabilitazione oncologica 2. Strutturazione della riabilitazione oncologica
La riabilitazione oncologica è strutturata e differenziata a seconda della patologia, va personalizzata paziente
per paziente.
Per eseguire una riabilitazione corretta, due sono gli elementi fondamentali:la valutazione funzionale del
paziente e lo stato di malattia.
La valutazione clinico-funzionale si effettua lungo tutto l’iter di malattia, subito dopo la chirurgia, durante le
terapie complementari e durante tutto il follow-up, analizziamo le condizioni generali, lo stato
cardiocircolatorio, le eventuali patologie concomitanti, la dinamica respiratoria di base, la funzionalità
articolare e muscolare, ma soprattutto l’entità e la tipologia dei deficit iatrogeni; ad esempio dolore stasi
linfatica, limitazioni articolari, deficit neuro-muscolari.
La rieducazione post-chirurguca richiede una procedura specifica e il più tempestiva possibile.
La riabilitazione è un diritto irrinunciabile nel progetto globale di miglioramento della qualità di vita nei
malati di cancro.
Al Fisiatra compete la valutazione del quadro complessivo clinico-funzionale, la definizione delle strategie
di intervento e degli obiettivi di autonomia e di qualità di vita, la formulazione quindi e la verifica nel tempo
del Progetto Riabilitativo Individuale del paziente oncologico.
L’intervento riabilitativo in oncologia, ottimizzando la qualità della vita del malato e aiutando il soggetto e
la sua famiglia sul piano fisico, psicologico e sociale deve realizzare una presa in cura del paziente con il
coinvolgimento multidisciplinare e interprofessionale di molteplici figure sanitarie, che intervengono con un
approccio sinergico ed unitario alla soluzione dei problemi del disabile in rapporto alle caratteristiche e
potenzialità della Persona, alle disabilità presenti e alla fase di malattia. Tale modalità di presa in cura,
coordinata dal Fisiatra, garantisce il costante raccordo medico con gli altri Specialisti coinvolti nelle cure e
nella stadiazione della patologia.
Il Team Riabilitativo si compone di una serie di professionisti specifici ed indispensabili (il Fisiatra, il
Fisioterapista, il Terapista Occupazionale, il Logopedista, il Tecnico Ortopedico, l'Infermiere Professionale ,
l’Assistente Sociale,…) e deve raccordarsi e integrarsi con tutti gli altri Specialisti del settore in rapporto
alle diverse esigenze, in particolare con l’Oncologo, il Radioterapista, lo Specialista in Terapia del dolore e
palliativa, il Dietologo e lo Psicologo clinico.
Stefania Corrai Sezione Appunti
La riabilitazione oncologica