Percorso attarverso gli scritti filosofici e narrativi di del filosofo tedesco Novalis il cui vero nome è Georg Friedrich Philipp Freiherr von Hardenberg, nato in Germania nel 1772 e indubbio punto di riferimento del romanticismo tedesco.
NOVALIS
Appunti del corso di letteratura tedesca della prof.ssa Sandrin, a.a.
2003-04
CRISTIANITÀ O EUROPA
COMPOSIZIONE E STORIA DELL’EDIZIONE
Nel 1799 Schleiermacher pubblica i discorsi sulla religione. Tra l’ottobre e il novembre
Novalis lo legge al circolo dei romantici a Jena. Schelling ci scrive sopra un parodia satirica,
Goethe si esprime contro la pubblicazione.
Nella prima edizione delle opere postume di Novalis si pubblicano solo passi scelti, e il testo
completo appare solo nella quarta edizione.
Anche il titolo non è sicuro, Novalis stesso accenna all’opera con il nome di “Europa”.
L’opera come appare nel 1826 influenza le tendenze neocattoliche dell’epoca e i tentativi
restauratori di Metternich.
IL PIANO DI LAVORO
Punto di partenza è il momento storico politico: il 1799 è l’anno della coalizione contro
Napoleone, ora in Egitto. Si parla, a partire da Kant, di pace, non per un singolo stato,ma per
tutta l’Europa. I suoi studi storici, il suo atteggiamento positivo nei confronti del
Cristianesimo e i discorsi di Scheleiermacher portano a vedere nel Papato e nella missione
spirituale ad esso affidata l’elemento della rigenerazione dell’Europa.
Nel Medioevo vede la fioritura del primo senso religioso che, affievolitosi nel passato sembra
ora destinato ad una rinascita.
Ma il Papato è in rovina:le truppe francesi depongono Pio VI e morto lui impediscono la
rielezione di un altro papa.
A partire dalla difficile situazione contemporanea Novalis ripercorre la storia d’Europa, dai
tempi aurei fino alla Riforma.
Nella seconda parte mostra il suo atteggiamento nei confronti della Rivoluzione e della
repubblica: non possono essere eliminate dalla storia e nel carattere repubblicano della
gerarchia crede di trovare una forma statale in grado di ristabilire l’equilibrio tra gli stati.
Appunti di Federica Maltese
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L’INTERPRETAZIONE TIPOLOGICA DELLA STORIA
Lo storico ricerca momenti simili e li interpreta tramite l’analogia (Lessing).
Lessing parla di verità rivelate e verità razionali in interrelazione tra loro. Le verità rivelate
hanno svolto in passato,e anche ora, una funzione storica: servono da stimolo alla ragione
umana,per spingerla a formarsi idee proprie. (vecchio testamento – Nuovo testamento).
Il passato porta in sé i germi del futuro, lo prefigura. Visione teleologica, che in Lessing
rimane nell’ambito della teologia, mentre per Novalis si estende alla storia.
Vede nei Francesi di oggi gli Ebrei di allora.
Influenza degli studi di Brown, per cui malattia è causata da squilibrio tra eccitabilità
interiore e stimoli esterni.
LA STORIA COME VANGELO E LO STORICO COME PROFETA
Scopo della storia è l’annuncio di ciò che verrà. Non richiede allo storico obbiettività e
distacco nell’esposizione: i dati storici sono semplificati e modificati, soprattutto per i tempi
mitici del Medioevo: è un’immagine ideale, un’Europa unificata a livello spirituale.
I rapporti temporali sono sfumati , non ci sono riferimenti precisi a date o persone: si nomina
Lutero e Robespierre, ma i Gesuiti, cui pure è dedicato un lungo passo, non sono nominati,così
come indirettamente sono citati Schleiermacher, Fichte, Schelling, Werner, Goethe, Kant.
L’Europa è storia del senso del sacro e della sua controparte.
L’organo sacro è posto nel nell’intimo dell’uomo, nel cuore; è un organo percettivo metafisico,
che garantisce una conoscenza più approfondita del mondo terreno. Consente di scoprire
l’aspetto morale dell’universo che rivela l’ordine interiore, il senso nascosto del mondo.
La storia intesa come senso religioso si può suddividere in un età dell’oro (Medioevo mitico),
nella Controriforma e in un’epoca nuova di cui si scorgono i segni.
Questi periodi positivi si alternano con tempi oscuri, come la Riforma protestante,
l’Illuminismo e la Rivoluzione Francese.
UN DISCORSO
È un dramma in forma di monologo, tramite la concatenazione di pensieri si giunge ad uno
scopo determinato.
1. i tempi veramente cattolici (alto medioevo);
2. il declino (basso medioevo)
3. la riforma come rivoluzione
4. il vano tentativo di rigenerazione dei Gesuiti (controriforma)
5. illuminismo
6. i tempi sovvertitori dello stato
7. la venuta dell’epoca nuova
il monologo occupa 11 paragrafi, il dialogo fino al ventesimo. Lo storico diventa oratore, con
l’entusiasmo del profeta.
Il tempo ideale è poesia pura, di livello intermedio il paragrafo dedicato ai Gesuiti, dopo
l’Illuminismo torna ad essere poetico.
Appunti di Federica Maltese
www.tesionline.it UNA PREDICA
La verità di quanto detto si basa sulla Scrittura, elemento comune di fede tra il predicatore e
la comunità. Novalis introduce egli stesso un testo sacro sulla cui base compiere il suo
annuncio: tale testo è la parte iniziale dell’Europa. Affermazioni rassicuranti ed incoraggianti,
così l’ascoltatore sospende il giudizio e accoglie con fede e devozione quanto esposto.
Lo stile agiografico iniziale concepito in modo da introdurre autorità alle argomentazioni e al
modo di procedere dell’oratore.
Novalis instaura un rapporto di complicità e costituisce nel corso delle lettura una comunità.
Poi c’è l’omelia vera e propria. Numerose immagini e metafore cristiane.
Due linee di sviluppo:quella negativa è caratterizzata dall’indebolimento religioso nella Riforma
e dall’irreligiosità dell’Illuminismo. La cultura è vuoto sapere e materialismo ateo. Viene meno
l’unità Europea, che culmina con la Rivoluzione.
Lo sviluppo positivo è rappresentato dai Gesuiti, che ricostituiscono la cultura ad un livello
superiore. L’ultima parte si conclude con l’invocazione rivolta alla speranza verso una nuova età
dell’oro, in una specie di entusiasmo religioso.
La religione è la vera forza fondatrice dell’unità e della totalità che offre al finito la
possibilità di accedere all’infinito.
ILLUSIONE DRAMMATICA DI UNA PREDICA
Studi di Saul. Lo storico deve essere attento a creare per mezzo di una buona prosa storica
un’illusione drammatica, ricreando gli eventi nell’immaginazione del lettore, fornendogli una
sorta di memoria privilegiata.
È quasi un testimone degli eventi narrati. L’oratore risulta essere un attore che recita la
parte di un sacerdote.
La storia possiede una libertà interiore profetica: facendone esperienza il lettore potrà
capire che futuro e passato, favola e storia, ideale e reale si integrano.
Questo procedimento consente a Novalis di mostrare al lettore l’ordine interno delle cose,
l’ordine interiore spirituale , la continuità del processo storico ancora non compiuto.
Il rinnovamento del mondo non può essere realizzato dall’esterno,dalla politica, ma
dall’interno, nell’uomo, come trasformazione interiore e rivoluzione spirituale.
Appunti di Federica Maltese
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