I discepoli di Sais: genesi, struttura e contenuto
I discepoli di Sais - la composizione
Presentato come una raccolta di frammenti, I discepoli di Sais poi diventa un romanzo simbolico. Due parti: “il discepolo” e “la natura”, ma seconda parte si interrompe.Nessi formali tra le due parti e la favola:è un testo incompleto ma unitario.
L’articolazione del testo
I: il discepolo : si parla del maestro, della sua formazione, dei suoi metodi, del discepolo che costituisce la voce narranteII: la natura
1. prima serie di discorsi: idee di alcune persone o gruppi
2. intermezzo, fiaba di Giacinto e Fiordirosa
3. discorsi delle cose e arrivo dei viaggiatori
4. discorsi dei viaggiatori
5. arrivo del maestro, colloquio con i viaggiatori
6. discorso del maestro
Il discepolo: i due grandi messaggi della prima parte
Il maestro insegna ad interpretare la scrittura cifrata della natura: raccoglie con cura vari oggetti. Li studia e li ordina cercando di scoprire i legami che li uniscono, le analogie. (metodo scientifico-analitico). Non impone un metodo, ma rispetta i tempie le attitudini di ciascuno.Il discepolo, pur ammirando il maestro si sente a lui estraneo:ogni cosa lo spinge a guardare dentro se stesso, a cercare non le cose ma sé nelle cose. (metodo poetico intuitivo).
Il discepolo vuole alzare il velo di Iside, cioè vedere la verità e il senso di tutte le cose.
La natura: prima serie di discorsi
Primo tema: traccia la via attraverso cui gli uomini sono passati dalla molteplicità dei dati all’unità,cioè all’origine delle cose: i filosofi naturalisti.Secondo tema: spiegazioni di carattere mitologico, la natura come essere umano (è la conoscenza dei poeti).
Terzo tema: diversi rapporti degli uomini con la natura per il loro carattere
Quarto tema: come deve essere il vero amico della natura.
La successione dei discorsi è ascendente: si innalza il livello delle considerazioni e si restringe il numero dei sostenitori.
1. la ricerca della natura in base a metodi analitici non dà frutto ed è quindi inutile: impossibile per l’infinitamente piccolo e l’infinitamente grande.
2. natura paragonata ad un mostro, contro cui gli uomini dovrebbero combattere
3. la libertà è un talismano , bisogna concentrarci su noi stessi
4. la natura è una copia di noi stessi: uomo deve esercitare il suo senso morale che gli apre le porte per conoscere il senso della natura.
Lo spirito si sente a suo agio non nella solitudine, ma tra gli uomini:la natura non si comprende con la solitudine.
La fiaba di Giacinto e Fiordirosa
Punto chiave. Giacinto: ragazzo bellissimo e buono, sempre imbronciato e pensieroso, ama ed è riamato da Fiordirosa. Consoce uno stregone che gli parla di posti stranieri e gli dà un libricino. Si incammina per monti e valli abbandonando Fiordirosa e chiedendo dove trovare la dea Iside. Arriva ad una fonte cristallina, soleva il velo e ritrova Fiordirosa.I discorsi dei viaggiatori
Primo viaggiatore: centralità dell’io come pensiero e come sensazione,connessione tra pensare e sentire. mondo interiore assai ricco a vario, quello esteriore trasparente, evidenti le corrispondenze.Secondo viaggiatore: non si può conoscere la natura partendo da forze esterne.
Terzo viaggiatore: la natura ha una storia, il conoscitore è uno storico.
Quarto viaggiatore: poesia come modo privilegiato per conoscere la natura. Il poeta percepisce, a differenza degli altri, l’incanto della lingua della natura.
Primo viaggiatore: per comprendere la natura bisogna farsi guidare dalla contemplazione creatrice da cui scaturisce la storia della natura e spiega il legame “tu” - “io”.
Secondo viaggiatore: onnipresenza della natura: è tutta in tutto,accenno alle analogie nascoste.
Terzo viaggiatore: funzione dell’artista. Amici della natura: il primo gruppo è costituito da coloro che convinti dell’incompletezza e continuità di ogni fenomeno particolare registrano lo spirito che si trasforma in ogni fenomeno e tracciano mappe complete.
Un secondo gruppo è costituito da quelli che attendono di ricevere da altri la conoscenza della natura preferendo dedicarsi all’amore nel senso alto della parola.
Quarto viaggiatore: si comprende la natura solo con un organo della natura.
Arrivo del Maestro
Tema dell’età dell’oro riaffiora nella ricerca dei viaggiatori della lingua sacra, cifrata, che necessita di una chiave: essa è lingua della natura.Continua a leggere:
- Successivo: La risposta di Novalis alle questioni filosofiche del tempo
- Precedente: I discepoli di Sais: sfondo culturale e filosofico
Dettagli appunto:
-
Autore:
Federica Maltese
[Visita la sua tesi: "Forme di un sacrificio: Alcesti in Euripide, Yourcenar, Rilke e Raboni"]
- Università: Università degli Studi di Torino
- Facoltà: Lettere
- Esame: Letteratura tedesca
- Docente: Chiara Sandrin
Altri appunti correlati:
- Guida alla formazione del carattere
- Storia della filosofia moderna
- L'ombra del massaggiatore nero di Charles Sprawson
- Civiltà francese
- Filosofia del diritto
Per approfondire questo argomento, consulta le Tesi:
- Divulgazione, comunicazione e politiche della scienza. Rachel Carson, Richard P. Feynman e Piero Angela, tre casi diversi a confronto
- Democrazia e critica dei totalitarismi nella filosofia politica di Karl Popper
- ''Arte della Fuga'': Scienza e Mito in Giorgio de Santillana
- Luoghi e Non-Luoghi, espressioni della cultura. Da Napoli a Nola
- La stregoneria nell'Europa del Rinascimento
Puoi scaricare gratuitamente questo appunto in versione integrale.