Appunti sul saggio "Storia Naturale della Religione" di David Hume, utili per l'esame - Teorie della Conoscenza Morale - Negli appunti si affronta il tema dell'origine della religione, del politeismo contrapposto al monoteismo e della superstizione.
Storia Naturale della Religione
di Dario Gemini
Appunti sul saggio "Storia Naturale della Religione" di David Hume, utili per
l'esame - Teorie della Conoscenza Morale - Negli appunti si affronta il tema
dell'origine della religione, del politeismo contrapposto al monoteismo e della
superstizione.
Università: Università degli Studi di Roma La Sapienza
Facoltà: Lettere e Filosofia
Corso: Filosofia
Esame: Teorie della Conoscenza Morale
Titolo del libro: Storia Naturale della Religione
Autore del libro: David Hume1. Hume - Introduzione alla storia naturale della religione
Già nel ‘600 comincia a imporsi ai nuovi uomini l'esigenza di una religione razionale, cioè universale,
capace di affratellare tutti. E la rivelazione? Locke, Leibnitz e Wolf la suppongono super rationem, dove il
sovrarazionale non è relegato come in Tommaso a tutta la vita ma relegato solo alla religione.
Voltaire vuole fondare una religione razionale = universalmente valida. La ragione ben usata è la fonte più
ricca della certezza religiosa.
Questo deismo non ebbe lunga durata sboccando nel teismo. A combattere il teismo sorge la dottrina di
David Hume: Hume da un lato nega ogni possibile conoscibilità di Dio, dall'altro ne afferma l'esistenza. Dà
un fondamento razionale alla moralità prescindendo da ogni fede. Il teista nega l'essere supremo, lui lo
afferma, e come prova usa il senso comune. Nei dialoghi sulla religione naturale Hume vuole fondare la fede
sullo scetticismo filosofico. Non si può dimostrare l'esistenza di Dio. Nulla è provato, ogni avvenimento
potrebbe avere un'infinità di cause. Solo l'esperienza può decidere quale sia la vera.
Chi ci prova che Dio sia uno solo? Come molti uomini si uniscono per fare un'opera così potrebbero aver
fatto gli dei. La parte dogmatica della religione è dunque inutile e incerta. Se di qualcosa non possiamo fare
esperienza, si moltiplicano le chimere su di essa. La ragione naturale è imperfetta. Per raggiungere la fede
sana del vero cristiano bisogna cominciare dalla filosofia scettica.
La storia naturale della religione è antecedente ai dialoghi, ma le due contengono un mutamento di idee.
Nella storia naturale della religione pare che Hume indulga all'argomento fisico-teologico e voglia inferire
l'esistenza di Dio dall'armonia dell'universo, nei Dialoghi di meno. La Storia Naturale indaga i fondamenti
razionali della religione e le sue origini nello spirito umano, derivando le varie specie di deismo popolare dal
politeismo, che nasce a sua volta dall'antropomorfismo e dal bisogno umano di conoscere le cause degli
avvenimenti che più lo riguardano. Dal politeismo l'adulazione di vari dei al massimo grado conduce al
deismo quando si passa a un solo Dio, ma da qui si torna al politeismo con le varie divinità e santi minori..
Hume conduce quindi a fondo l'attacco contro ogni religione positiva iniziato un secolo prima.
Le due domande sulla religione che si pone Hume:
- I fondamenti razionali della religione. Soluzione: la natura così com'è rivela un autore intelligente.
- Le origini della religione nella natura umana. Qui difficoltà nella risposta. La credenza in un potere
invisibile e intelligente si è diffusa velocemente nella razza umana, ma non è stata universale nè uniforme.
Ma le opinioni dei popoli convergono. Sembra che le opinioni su Dio non sian istintive o sorgano da
un'impressione naturale. Quindi i primi principi del sentimento religioso sono secondari, siccome vari
accidenti possono pervertirtli. Ma quali principi fan sorgere quella credenza originaria, e quali sono cause ed
accidenti che dirigono i suoi effetti? Qui si tratta questo.
Dario Gemini Sezione Appunti
Storia Naturale della Religione