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Devoluzione dell’eredità

DEVOLUZIONE DELL’EREDITÀ


Devoluzione dell’eredità → l’eredità non accettata da un chiamato viene proposta ad un altro chiamato
Il 1° criterio in caso di vocazione testamentaria è la sostituzione volontaria:
- Ordinaria → il testatore stabilisce chi è il chiamato nel caso in cui l’erede rifiuti l’eredità (possono anche essere più persone)
- Fedecommissaria → il primo chiamato riceve l’eredità con l’obbligo di conservarla perché alla sua morte sia acquistata da un secondo chiamato (è valida solo se genitori/ascendenti/coniuge lasciano l’eredità ad un incapace e nominano come sostituto, alla morte dell’incapace, il soggetto che ne ha avuto cura durante la vita dell’incapace)

Il 1° criterio in caso di vocazione legittima, e 2° in caso di vocazione testamentaria è la rappresentazione → se il primo chiamato è figlio/fratello/sorella del defunto, e non accetta l’eredità, subentrano i suoi discendenti

Il 3° sistema di devoluzione è la trasmissione del diritto di accettare → se il chiamato muore senza avere accettato l’eredità, in caso di successione gli eredi del chiamato possono accettare l’eredità iniziale solo accettando l’eredità del chiamato (nella rappresentazione sono distinte)

Il 4° sistema di devoluzione è l’accrescimento delle quote tra coeredi/collegatari → se uno dei coeredi/collegatari non accetta, le quote degli altri assorbono la quota di colui che non accetta
E’ necessario che più eredi siano stati istituiti senza determinazione di quote (o in quote uguali) + che non risulti una diversa volontà del testatore (es. sostituzione volontaria) + che non sussistano i presupposti per la rappresentazione o per la trasmissione del diritto di accettare

Questi sistemi si applicano anche in caso di legato

Tratto da DIRITTO PRIVATO di Fabio Merenda
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