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Integrazione del contratto

INTEGRAZIONE DEL CONTRATTO


Spesso le parti trovano un accordo su aspetti essenziali ma non stabiliscono niente sugli aspetti specifici
Integrazione = processo che completa il contenuto dell’accordo tra le parti
Per integrare il contratto è necessario qualificarlo → stabilire la causa del contratto e gli effetti essenziali che le parti avevano stabilito

Una prima integrazione dell’accordo prevede l’inserimento di clausole che entrano a far parte dell’accordo come se le parti le avessero stipulate. Questa integrazione può essere:
- Dispositiva → si applica solo se le parti non hanno stipulato diversamente (es. clausole d’uso)
- Imperativa → si applica anche se le parti hanno stipulato diversamente (es. nullità parziale)
Una seconda integrazione dell’accordo si basa sul fatto che “gli effetti del contratto non si limitano a quanto concordato tra le parti ma si estendono alle conseguenze che ne derivano secondo la legge, gli usi, l’equità”
Il giudice deve applicare quest’ordine: legge → usi → equità (es. se non viene stabilito il canone d’affitto bisogna prima vedere cosa dice la legge anche se non è equo)
Le norme inderogabili limitano l’autonomia privata in virtù di interessi collettivi → sono le uniche che possono imporsi contro la volontà dei privati, a differenza delle norme dispositive
L’integrazione di contratti atipici va fatta per analogia, guardando ai contratti tipici che più si assomigliano al contratto atipico in quella circostanza

Tratto da DIRITTO PRIVATO di Fabio Merenda
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