Herbert Hart
HERBERT HART
Inglese, insegna all’università di Oxford negli anni ’50. Muore nel 1992. La Oxford degli anni ’50 è la culla della filosofia analitica come la concepiamo oggi.
La sua opera più importante è Il concetto di diritto, del 1961 (tradotto in italiano da Mario Jori, l’attuale professore di filosofia del diritto della Statale, allievo di Umberto Scarpelli).
Antagonisti di Bobbio:
- Umberto Scarpelli ha diffuso in Italia le basi logiche della filosofia del diritto. Allievo: Mario Jori.
- Giovanni Tarello sviluppa parti che hanno a che fare con la tradizione anglosassone, il realismo giuridico americano. Allievo: Riccardo Guastini.
La tradizione analitica non era diffusa all’epoca; era invece diffuso l’esistenzialismo di Enzo Paci.
Questo anche perché l’opera di Hart ha a che fare con il common law e non con un ordinamento come il nostro (civil law).
Civil law: l’attore principale è il legislatore, che pone il diritto come un insieme di norme.
Common law: l’attore principale è il giudice.
Hart distingue fra norme primarie e norme secondarie e fra il punto di vista esterno e il punto di vista interno.
Continua a leggere:
- Successivo: Herbert Hart: norme primarie e norme secondarie
- Precedente: Gaetano Carcaterra: pensiero monista e natura delle norme
Dettagli appunto:
- Autore: Francesca Morandi
- Università: Università degli Studi di Milano - Bicocca
- Facoltà: Giurisprudenza
- Corso: Giurisprudenza
- Esame: Filosofia del diritto
- Docente: Prof. Andrea Rossetti
Altri appunti correlati:
- Questioni filosofiche medioevali
- Diritto dell'informazione e dei media
- Filosofia del diritto
- Estetica
- Letteratura e Cultura dell'Italia Contemporanea
Per approfondire questo argomento, consulta le Tesi:
Puoi scaricare gratuitamente questo appunto in versione integrale.