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Herbert Hart: norme primarie e norme secondarie

HERBERT HART: NORME PRIMARIE E NORME SECONDARIE


Le norme primarie sono tutte quelle norme che hanno per oggetto un comportamento, disciplinano comportamenti (per es. “Vietato fumare”). Non c’è riferimento alla sanzione (≠ Kelsen). Quindi alcuni tipi di norme giuridiche hanno come scopo quello di disciplinare comportamenti, non fa differenza se sono seguite o meno. L’insieme delle norme primarie di Kelsen è un sottoinsieme delle norme primarie di Hart.

Radicalmente differente rispetto a Kelsen è l’idea di norma secondaria. 
Secondo Hart le norme secondarie hanno come oggetto altre norme. La definizione è data in termini diversi:
- Kelsen: definisce utilizzando la forma
- Hart: definisce utilizzando l’oggetto
Le norme che hanno ad oggetto altre norme sono delle metanorme. Per es. le norme abrogative (sono norme fatte su altre norme), le norme procedurali (dicono come si applicano le norme di diritto sostanziale), le norme garantiste.
Quindi c’è più di un tipo di norma secondaria. 
Un tipo di norme secondarie sono le norme di riconoscimento permettono di riconoscere se una norma fa o meno parte di un ordinamento. Queste ricordano la Grundnorm, ma con una differenza fondamentale: la Grundnorm è trascendentale, invece le norme di riconoscimento sono all’interno dell’ordinamento. 
Sono norme fondamentali, perché permettono di riconoscere i mutamenti del diritto. Secondo Hart è l’esistenza di norme secondarie quella che permette all’ordinamento di cambiare. Se l’ordinamento fosse fatto solo di norme primarie il mutamento non sarebbe possibile. 
Le norme secondarie quindi sono quelle che rendono moderno un ordinamento giuridico (lo rendono dinamico). 
La loro forma logica è diversa da quella kelseniana.

Tratto da FILOSOFIA DEL DIRITTO di Francesca Morandi
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