Roman Jakobson: codice e messaggio
ROMAN JAKOBSON: CODICE E MESSAGGIO
La distinzione effettuata da Roman Jakobson è quella tra codice e messaggio.
Per es. il codice morse (è il più semplice possibile, composto da due segni: codice binario 0 1): bastano questi due segni per creare un messaggio.
Il codice di per sé appartiene ad ogni lingua, è un insieme di potenzialità, è astratto. L’insieme di fonemi è la base dei codici (quindi gli alfabeti sono codici).
L’insieme di fonemi compongono il codice, le medesime entità astratte danno significanti diversi ma anche significati diversi (per es. “pane” e “pena” sono composti dagli stessi fonemi) – anagramma. Significante: aspetto fonico della poesia e non il contenuto.
Ogni codice ci dice come si possono mettere insieme questi suoni (anche “eanp” è un anagramma, ma non significa nulla).
Il messaggio ha col codice la medesima relazione che la parole ha con la langue: un messaggio ha significato solo in relazione al codice.
Esempi di codice: segni braille, codice morse, codice binario,..
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Dettagli appunto:
- Autore: Francesca Morandi
- Università: Università degli Studi di Milano - Bicocca
- Facoltà: Giurisprudenza
- Corso: Giurisprudenza
- Esame: Filosofia del diritto
- Docente: Prof. Andrea Rossetti
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