Le lingue artificiali
LE LINGUE ARTIFICIALI
Gli esseri umani hanno creato delle lingue artificiali (in generale tutti i linguaggi tecnici, simboli,..), che si contrappongono alle lingue naturali: i linguaggi scientifici e linguaggi per imitare linguaggi naturali (per es. l’esperanto, lingua creata a tavolino per far comunicare l’intera umanità).
I linguaggi scientifici sono stati creati per sfuggire a difetti del linguaggio naturale: la polisemia (parole che spesso hanno più di un significato), l’ambiguità (dubbi sintattici) e la vaghezza (spesso si usano termini per parole che non sono prototipiche di quell’idea).
Per es. ambiguità:
“La vecchia porta la sbarra”: la vecchia (soggetto), porta (predicato verbale), la sbarra (complemento oggetto).
“La vecchia porta la sbarra”: la vecchia porta (soggetto), la (complemento oggetto), sbarra (predicato verbale).
L’equazione di moto dei gravi non è né ambigua, né vaga, né polisemica. Ma quale è il suo limite? Comunica solo la caduta dei gravi, invece con il linguaggio ordinario si può parlare di tutto (magari in maniera imprecisa, ma di tutto).
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Dettagli appunto:
- Autore: Francesca Morandi
- Università: Università degli Studi di Milano - Bicocca
- Facoltà: Giurisprudenza
- Corso: Giurisprudenza
- Esame: Filosofia del diritto
- Docente: Prof. Andrea Rossetti
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