Diritto del lavoro e Costituzione: art. 1, 2, 3, e 4
DIRITTO DEL LAVORO E COSTITUZIONE: ART. 1, 2, 3, e 4
Norme costituzionali riferibili al diritto del lavoro
Il lavoro viene assunto quale elemento cardine nella Costituzione, innerva il significato di molte norme della Costituzione.
La norma d’esordio dedica al lavoro un’attenzione particolare. L’ art. 1 Cost. si riflette sull’insieme delle norme successive.
La struttura dei diritti sociali (i principi fondativi) è rappresentata da quanto affermato dagli art. 2 Cost. (inviolabilità e dignità personale) e art. 3 Cost. (eguaglianza). Bisogna rimuovere le condizioni di disparità che inficiano la condizione di eguaglianza, ma questo articolo permette che il diritto sia ineguale (differenziazione per permettere l’uguagliamento effettivo).
Compito dello Stato è consentire lo sviluppo di opportunità occupazionali, secondo l’art. 4 Cost. (non si può rivendicare un diritto al posto di lavoro in senso stretto, ma lo Stato si deve occupare di politiche occupazionali). Il diritto al lavoro spetta anche agli stranieri? La norma costituzionale fa esclusivo riferimento ai cittadini (come l’art. 3 Cost.).
La teoria dello Stato: territorio, popolo, governo,.. E’ nella competenza del paese porre limiti all’accesso al territorio italiano. Nel momento in cui si sono realizzate le condizioni del regolare soggiorno in Italia, allora il non cittadino gode del diritto al lavoro (e degli annessi diritti). Quindi è nella possibilità di uno Stato porre limiti all’accesso al territorio; limiti che l’Italia ha posto, stabilendo criteri estremamente complessi per quanto riguarda l’accesso (per i titolari di una cittadinanza extraeuropea). Lo straniero europeo invece gode del principio della libera circolazione.
L’art. 38 Cost. indica le norme fondamentali sulla sicurezza sociale. I lavoratori in generale (e non solo cittadini) sono i soggetti destinatari.
Quindi tutti hanno diritto al lavoro e per gli extraeuropei vi sono criteri limitativi all’accesso al territorio.
Ma allora l’art. 3 Cost. riferisce l’uguaglianza solo agli italiani? Si riferisce a tutti, ma la Corte Costituzionale ha specificato che la cittadinanza assume rilevanza se è un criterio fondamentale per la disciplina trattata (non è del tutto inammissibile il riferimento alla cittadinanza).
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Dettagli appunto:
- Autore: Francesca Morandi
- Università: Università degli Studi di Milano - Bicocca
- Facoltà: Giurisprudenza
- Corso: Giurisprudenza
- Esame: Diritto del lavoro
- Docente: Prof.ssa Tiziana Vettor
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