Circolazione liquorale
CIRCOLAZIONE LIQUORALE
I plessi corioidei sono responsabili della produzione di liquido cefalorachidiano. Il liquor deriva dal plasma sanguigno in seguito al passaggio attraverso l'endotelio fenestrato dei capillari corioidei e l'epitelio corioideo. Le cellule di questo strato sono secernenti e possono intervenire attivamente nella produzione di liquor che viene riversato all'interno della cavità ventricolari. Una volta prodotto e raccolto all'interno dei ventricoli, il liquor passa nello spazio subaracnoideo attraverso i fori di Luschka e Magendie. In prossimità del seno sagittale superiore, le granulazioni aracnoidali provvedono a riassorbire il liquor mantenendone costante la quantità e la pressione.
I plessi corioidei producono circa 500 ml di liquor al giorno e, insieme alle granulazioni aracnoidali, permettono di rinnovare il liquor ogni circa 8 ore. Il liquor si trova maggiormente nello spazio subaracnoideo anche se una buona quantità si trova nei ventricoli laterali che sono i più voluminosi.
In alcune condizioni patologiche l'equilibrio tra il liquor prodotto e quello assorbito si altera. In particolare si possono verificare casi in cui aumenta la produzione di liquor oppure casi in cui vi è un ostacolo all'assorbimento. In tutte queste situazioni l'evento finale è l'idrocefalo, cioè un aumento del liquor e della sua pressione all'interno delle cavità ventricolari che comporta una compressione e riduzione del materiale nervoso circostante. Alcuni tumori dei plessi corioidei, chiamati papillomi, provocano un aumento della produzione del liquor; un assenza delle granulazioni aracnoidali o un ostacolo nel seno sagittale superiore possono provocare l'impossibilità dell'assorbimento.
Le cause più comuni di idrocefalo sono però gli ostacoli alla circolazione. Se vi è una situazione congenita, l'idrocefalo si manifesta durante lo sviluppo embrionale o dopo la nascita. In questo caso si genera una dilatazione dei ventricoli con conseguente scomparsa di tessuto nervoso (atrofia cerebrale) ma anche delle ossa craniche che, non essendo ancora saldate, si allontanano causando un aumento del volume della testa. Nell'adulto invece l'idrocefalo causa una compressione delle strutture nervose che può causare gravi conseguenze e persino la morte. In queste situazioni è necessario un intervengo chirurgico in cui si crea una comunicazione artificiale tra la cavità ventricolare e la vena giugulare interna.
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Dettagli appunto:
- Autore: Luca Sciarabba
- Università: Università degli Studi di Palermo
- Facoltà: Medicina e Chirurgia
- Corso: Medicina e Chirurgia
- Esame: Anatomia Umana
- Docente: Professoressa Farina
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