La legis actio sacramento in personam
LA LEGIS ACTIO SACRAMENTO IN PERSONAM
Nasce in relazione all'intervento del vindex a difesa di chi stava subendo una manus iniecto.
Come veniva strutturato il processo:
Iniziava con la ius vocatio.
I delitti nell'età antica erano vari, tra essi c'erano le percosse o il taglio di alberi altrui ecc..; L'attore chiedeva al convenuto se riconosceva di essere tenuto a una certa prestazione nei suoi confronti.
Le affermazioni da parte dell'attore venivano chiamate INTENDERE.
Dopo Gaio maturò l'idea in cui si doveva sacramento agere per tutti i vincoli.
Questa intentio non era astratta, doveva indicare una causa da cui derivava l'oportere. Alla intentio dell'attore, il convenuto poteva rispondere con una confessio, quindi di essere vincolato da quell'oportere.
Nel caso in cui il convenuto contestasse la intentio dicendo “nego”, l'attore lo sfidava al sacramentum: “dal momento che neghi, ti sfido a un sacramentum di 500 assi”. Certamento non poteva essere il convenuto a sfidare l'attore al sacramentum in quanto erano in posizioni processuali differenti.
Continua a leggere:
- Successivo: La legis actio per iudicis arbitrue postulationem
- Precedente: La legis actio sacramento in rem
Dettagli appunto:
- Autore: Sara Zauli da Baccagnano
- Università: Università degli Studi di Milano - Bicocca
- Facoltà: Giurisprudenza
- Corso: Giurisprudenza
- Esame: Istituzioni di diritto romano
- Docente: Alberto Maffi
Altri appunti correlati:
Per approfondire questo argomento, consulta le Tesi:
- La dinamica dei mercati finanziari: Un'analisi delle relazioni tra i mercati finanziari negli anni di crisi
- Istruzione, cittadinanza e dispositivi di valutazione: le prove INVALSI
- L'intelligenza artificiale: sfide etiche e implicazioni democratiche
- Strategie di hedging e rischi finanziari
- Le alterazione del sistema delle fonti del diritto: i D.P.C.M. al tempo del Covid-19
Puoi scaricare gratuitamente questo appunto in versione integrale.