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Il processo accusatorio


Risulta improntato ai seguenti caratteri:

a) accertamento dell’illecito lasciato alla libera iniziativa delle parti contrapposte, e dunque, presenza di un accusatore che opera in parità di posizione e con parità di diritti rispetto all’accusato;

b) esclusione di qualsiasi potere di iniziativa del giudice in ordine all’ammissione e all’assunzione delle prove, con conseguente onere probatorio a carico dell’accusatore;

c) pubblicità, come forma di controllo da parte dell’opinione pubblica, e oralità del processo;

d) presunzione di innocenza dell’accusato sino a condanna irrevocabile e suo conseguente stato di libertà durante il processo.

Il processo di stampo accusatorio trova giustificazione in una valutazione esclusivamente privatistica del comportamento illecito, essendo considerati come del tutto privati gli interessi da questo colpiti. Solo in un secondo momento si delineano le figure dei delicta privata, che continuano ad essere trattati alla stregua di qualsiasi altro rapporto di rilevanza individualistica, e dei delicta publica, la cui perseguibilità viene affidata dapprima all’iniziativa di un qualsiasi cittadino come componente della societas offesa, e solo più tardi all’iniziativa di determinati soggetti come titolari di un ufficio pubblico. Ciò porta ineluttabilmente alla rottura di quell’equilibrio determinato dalla parità di posizioni e di diritti delle due parti contrapposte.

Tratto da IL PROCESSO PENALE E LE SUE CARATTERISTICHE di Gianfranco Fettolini
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