La catena causale
Tutte queste prove indicano che non bisogna pensare a una causa, ma una catena causale i cui rischi possono essere diversi (geni imperfetti, anomalie cromosomiche, disturbi metabolici, virus, intolleranze immunologiche, anossia) e ognuno può attaccare lo sviluppo del SN e produrre un danno permanente nello sviluppo di specifici sistemi cerebrali = danno +/- grave ma comunque produce l’arresto evolutivo di un sistema critico in un momento critico, in questo momento si verifica l’autismo. Non si sa quale sia questo sistema critico, può essere danneggiato in modo selettivo lasciando intatti altri sistemi come dimostrano casi di autismo puro in soggetto che non hanno un ritardo generale. Facilmente però il danno influisce anche altrove, perciò grande varietà di danni associati all’autismo = modello della catena causale (cause multiple handicap multipli). Ogni causa può influire sul sistema critico implicato nell’autismo associato o no ad altri sistemi (agenti diversi che danneggiamo una via comune).
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Dettagli appunto:
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Autore:
Antonella Bastone
[Visita la sua tesi: "L’anoressia mentale in adolescenza: analisi multidimensionale dell'autostima"]
[Visita la sua tesi: "Corpo, modelli estetici e disturbi del comportamento alimentare. Un’interpretazione socioculturale."]
- Università: Università degli Studi di Torino
- Facoltà: Scienze della Formazione
- Esame: Psicopatologia dell'età evolutiva
- Docente: Prof.ssa Chiara Muttini
- Titolo del libro: L’AUTISMO. SPIEGAZIONE DI UN ENIGMA
- Autore del libro: Uta Frith
- Editore: Laterza
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