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Il fornetto di Wooddriff (introdotto anch’esso nel 1968) operava a temperatura costante senza un programma di temperatura. La sua costruzione era più grande del fornetto di Massmann. Campioni liquidi venivano introdotti in forma nebulizzata in una corrente di gas inerte. Campioni solidi venivano introdotti nell’atomizzatore in una piccola barca di grafite.
Contemporaneamente a Massmann e Wooddriff, altri ricercatori come West e Williams (1969) e Alder e West (1970) stavano sviluppando filamenti di tungsteno e grafite riscaldati ohmicamente e sbarre per atomizzazione elettrotermica. Comunque, con il passare degli anni questi dispositivi sono stati superati e attualmente tutti i moderni atomizzatori elettrotermici commercialmente disponibili sono differenti varianti del design del fornetto di grafite Massmann.

Tratto da CHIMICA ANALITICA STRUMENTALE (SPETTROSCOPIA) di Marco Lazzara
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