Introduzione diretta di campioni solidi
Solidi polverizzati possono essere introdotti direttamente nella fiamma con capsule di grafite e tubi a vibrazione, e come sospensioni.
Un campione solido di circa 50 mg viene posto in una capsula porosa di grafite. Le estremità delle capsule sono chiuse con polvere di grafite e la capsula viene posta orizzontalmente nella fiamma. I vapori atomici verranno poi diffusi attraverso il tubo di grafite e il suo assorbimento verrà misurato sopra la capsula. Piccole particelle solide non possono diffondere attraverso la grafite e in questo metodo non esisterà rumore di fondo. Per molti elementi possono essere ottenuti limiti di rilevabilità tra 10 e 100 mg Kg-1.
Polveri solide possono anche essere analizzate con un rivelatore pneumatico di campionamento. Questo consiste di un tubo verticale che è accoppiato ad un vibratore a 50 Hz. Il campione viene inserito in un beccuccio immerso nell’aria a percentuale costante. La riproducibilità del metodo è circa dall’8 al 10%.
Oggigiorno l’introduzione di solidi come sospensioni di polveri finemente suddivise è il metodo più grandemente usato. La dimensione delle particelle dev’essere generalmente meno di circa 12 μm.
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Autore:
Marco Lazzara
[Visita la sua tesi: "Determinazione di arsenico mediante voltammetria di stripping anodico con elettrodo in oro"]
[Visita la sua tesi: "I laser a coloranti: fondamenti e stato dell'arte"]
- Università: Università degli Studi di Torino
- Facoltà: Scienze Matematiche, Fisiche e Naturali
- Corso: Chimica
- Esame: Chimica analitica
- Docente: Edoardo Mentasti
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