La comunicazione non verbale
Tra i soggetti comunicanti esiste a priori o si instaura una relazione. E’importante capire anche il linguaggio non verbale (cenni di assenso, espressioni del viso, gesti e atteggiamenti del corpo); ciò permette di controllare qual è il sentimento e la relazioni tra gli interlocutori. Anche il corpo “parla” e trasmette significati (gesti), emozioni (voce, espressioni del volto), immagine di sé (abbigliamento), ruolo e rapporto (sguardo, distanza, postura), integrando, ampliando o addirittura sostituendo il linguaggio verbale. Gli ambienti stessi emanano messaggi che possono colpire e influenzare l’ascoltatore.
La comunicazione nell’ambito del gruppo. La comunicazione nell’ambito del gruppo ha una sua specificità. I fatti di un gruppo sono caratterizzati dalla pluralità degli individui. Un individuo generalmente si comporta in maniera diversa a seconda se è solo o in gruppo, mostrando a secondo dei casi diversi aspetti della personalità. La personalità di gruppo si manifesta in maniera ideale nei gruppi formati da 7-15 persone: quando il numero è inferiore ciascun membro rimane se stesso e non esprime personalità di gruppo; al di sopra della dimensione di 15 persone si verifica il fenomeno inverso cioè si crea un rapporto di massa con una psicologia del tutto diversa.
Perché nelle riunioni all’interno del gruppo vi sia uno scambio fruttuoso ciascuno deve saper ascoltare chi parla così si valorizzano meglio le qualità di ciascun membro.
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Dettagli appunto:
- Autore: Alessia Chiovaro
- Università: Università degli Studi di Palermo
- Facoltà: Economia
- Titolo del libro: Manuale di Sociologia
- Autore del libro: Giovanni Leone
- Editore: Kalòs
- Anno pubblicazione: 2009
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