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La sanzione


La sanzione consiste nel castigo o nella ricompensa che deriva all’individuo da un’azione difforme o conforme alla norma. Essa ha lo scopo di scoraggiare o incoraggiare determinati comportamenti, per cui viene anche usata come mezzo di controllo sociale e di potere.
La sanzione legale, rappresenta soltanto uno dei tanti mezzi per rafforzare la conformità alle norme e per ristabilirne la validità quando sono violate. I gruppi e i sottogruppi di una società tendono a costituire proprie usanze e mezzi di mantenimento delle norme sociali senza necessariamente fare ricorso alla legge, che nascono spontaneamente. Talvolta la sanzione informale più diventare più drastica di quanto lo possa essere quella prevista dal codice penale. Il concetto di sanzione non è quindi esclusivo della giurisprudenza, ma riveste un’importanza notevole nell’analisi sociologica del problema del controllo sociale.
Ciascun individuo è titolare di diversi ruoli, per cui un singolo atto può causare diverse sanzioni.
Si suole distinguere tra sanzioni negative e sanzioni positive. Le sanzioni positive sono forme di ricompensa per la buona osservanza delle norme sociali; le sanzioni negative sono invece le punizioni che si danno a chi ha violato le norme.
La sanzione nelle classi elevate. (o chiunque non sia difeso da una subcultura o controcultura). In queste classi la reputazione è molto importante ed è usata come meccanismo di controllo sociale.
L’uso della forza come sanzione. La forza sta sempre dietro alle pene inflitte dalla giustizia. E’ l’ultimo deterrente e il mezzo più rilevante del controllo sociale.

Tratto da MANUALE DI SOCIOLOGIA di Alessia Chiovaro
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