L'impresa famigliare
L'impresa famigliare è più diffusa della sequoia. L'impresa famigliare è quasi sempre una piccola impresa ma non dev'esserlo per forza.
Estero: Ikea, Siemens. Italia: Agnello, Pirelli, Benetton.
All'interno della discussione sul tema dell'impresa famigliare rientrano le questioni di successione e legami parentali. L'impresa famigliare viene considerata come un retaggio del passato o come un ostacolo al funzionamento dei meccanismi di mercato, a causa delle rigidità in materia di proprietà e management. L'impresa famigliare viene considerata come il primo stadio del ciclo di vita delle imprese e si caratterizza per la dimensione ridotta e il lento tasso di crescita, conseguenza di strategie che prediligono la distribuzione dei dividendi agli investimenti. L'impresa famigliare ricorre all'autofinanziamento e non a finanziamenti esterni, è poco propensa alle fusioni e fa affidamento ai componenti della famiglia, che impediscono l'ingresso di talento imprenditoriale esterno e favoriscono il mantenimento di strutture organizzative arretrate.
L'impresa famigliare è definita da alcuni elementi fondamentali. L'imprenditore-fondatore è importante, è come l'imprenditore della rivoluzione inglese, è un innovatore, trasformatore. Se l'imprenditore è anche innovatore, l'impresa può crescere. La gestione è famigliare, per cui la famiglia dell'imprenditore è coinvolta nella gestione: i figli però non sono per forza dei bravi manager, non c'è apertura a professionisti esterni e ci sono problemi per la successione dopo la morte del fondatore. L'impresa famigliare rappresenta la forza lavoro locale, c'è un'identificazione tra il territorio e l'impresa: il lavoro è caratterizzato da un basso costo e l'operaio è fedele all'imprenditore. La piccola impresa è flessibile per definizione, risponde al mercato: non si tratta di una produzione di massa ma di una produzione specializzata, per settori specifici.
L'impresa famigliare si adatta meglio a condizioni di incertezza del mercato e di scarsa efficacia del contesto normativo perchè consente di ridurre i costi di transazione, di far circolare meglio le informazioni e di limitare con la successione all'interno del gruppo famigliare i rischi connessi alla sostituzione della leadership. Essa si afferma nei settori che implicano ridotte economie di scala e il mantenimento di competenze artigianali e forme organizzative semplici. L'impresa famigliare è legata al contesto locale: c'è più impegno e meno tensioni, meno scioperi. Si condivide il progetto industriale: se va bene l'azienda, vado bene anch'io. Pur essendo piccola, opera su mercati internazionali ma non è adatta alla produzione in serie.
L'impresa famigliare è meno propensa all'innovazione ed è incline a mantenere relazioni industriali di stampo paternalistico e conservatore e indulgere a forma di sfruttamento e di controllo della forza lavoro più severe di quelle riscontrabili nell'impresa manageriale.
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Dettagli appunto:
- Autore: Melissa Gattoni
- Esame: Storia Economica
- Titolo del libro: Storia d'impresa
- Autore del libro: P. Angelo Toninelli
- Editore: Il Mulino
- Anno pubblicazione: 2006
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