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L'obiettivo del disarmo verso l'eliminazione delle mine antiuomo e il registro internazionale degli armamenti.


1999 → convenzione sul divieto di usare, conservare, produrre e trasferire le mine antiuomo e sulla loro distruzione; strategia che si propone di giungere alla totale eliminazione delle mine antiuomo. I precedenti di questa convenzione si trovano in diverse risoluzioni dell'Assemblea. L'Italia in tutto questo processo ha svolto un ruolo di primo piano, sia favorendo la discussione all'ONU sia promuovendo l'assunzione di posizioni univoche da parte dei partner UE, anche se la credibilità italiana era dubbia visto che eravamo uno dei principali produttori di mine antiuomo, ma il paese ha dato l'esempio approvando in fretta la legislazione che vieta questi ordigni, stimolando gli altri stati (oggi in 140 hanno ratificato la convenzione).
Collegato al tema del disarmo è il controllo dei trasferimenti di armamenti → i governi italiani hanno promosso varie iniziative in ambito ONU al fine di giungere a regole internazionali sul commercio di armi → successo limitato data la resistenza di alcuni stati, ma come compromesso una risoluzione dell'Assemblea del 1992 che prevede l'istituzione di un registro delle armi convenzionali per annotare i trasferimenti e gli acquisti delle varie tipologie di armi

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