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L’iconografia del dipinto Maddalena Klein (1606)


A. La novità di Caravaggio nella tradizione iconografica:
Michelangelo Merisi da Caravaggio è stato il solo artista che ha osato sovvertire i termini dell’iconografia tradizionale e dell’ideologia cattolica contro riformata nelle sue interpretazioni del tema della Maddalena. Dopo di lui, nessuno ha seguito il suo esempio ma addirittura alcuni artisti hanno "corretto" la sua proposta iconografica.
La figura impostata di tre quarti verso la sinistra si stacca dal fondo scuro ed è con la testa riversa all’indietro e con il gomito è appoggiata su un teschio. Ha gli occhi socchiusi, la bocca semiaperta, i muscoli del collo in tensione; i capelli, di un biondo tendenti al rosso e ricadenti sul petto, coprono in parte la spalla destra. Le mani con le dita intrecciate poggiano sul ventre all’altezza della vita. Un mantello di un rosso intenso ricopre le ginocchia e, al di sopra della tunica bianca a pieghe molto fitte, con ombre di un azzurro tenue, copre parte del corpo lasciando nuda la spalla sinistra e la parte superiore del seno.

B. Il naturalismo di Caravaggio:
- il forte dramma umano, la sofferenza della donna e il suo pentimento.
- Il sottinsù a lume radente. La luce dal basso verso l’alto rileva i lineamenti della Maddalena del volto.
Al naturalismo appartiene anche la difficoltà della posa della modella che ha segni sulla fronte. Questi segni, infatti, sono dovuti più alla difficoltà della posa che alla sofferenza spirituale.
Alcuni capelli, come nella vita di tutti i giorni, sono scomposti sulla fronte tra l’occhio semiaperto e l’orecchio mirabilmente rilevato dalla luce.
Dall’occhio destro, quasi socchiuso, sgorga una lacrima quale segno evidente ed esterno del dramma che la giovane sta vivendo. 
la bellezza viva e palpitante delle carni turgide.

C. Una Maddalena in estasi?
L’aspetto paesistico è ridotto a pochissime tracce: c’è solo un rametto di foglie di quercia e pochi rovi penzolanti. Mentre per alludere alla penitenza è evidente il fastello di sottile verghe su cui la giovane donna siede. Questi elementi non autorizzano la lettura iconografica che ha fatto pensare al dipinto come una "maddalena in estasi". Le "Maddalene in estasi", infatti, sono ben diverse da quelle dipinte dal Merisi. L’estasi è quello stato d’animo staccato dai sensi a causa dell’intensa contemplazione di un oggetto straordinario, di una presenza soprannaturale, di un contatto misterioso col divino o col diabolico.

Tratto da CARAVAGGIO, LA VITA E LE OPERE MAGGIORI di Katia D'angelo
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