La successione a titolo particolare nel diritto controverso
Mentre nelle ipotesi disciplinate dall'art. 110 c.p.c. la parte "viene meno", e si pone quindi il problema pratico di trovare, nel successore, l'indispensabile continuatore del rapporto processuale, nell'ipotesi disciplinata dall'art. 111 c.p.c. la parte non "viene meno" affatto: poiché il principio generale della normale correlazione tra titolarità del diritto sostanziale e titolarità dell'azione può essere derogato da una espressa disposizione di legge, nulla si oppone a che il legislatore utilizzi, anche dopo la successione inter vivos a titolo particolare nel diritto controverso, l'alienante come soggetto di poteri, doveri e facoltà processuali.
Se si applicassero i principi generali del diritto processuale, poiché la successione inter vivos a titolo particolare nel diritto controverso determina la perdita della legittimazione ad agire dell'alienante, "si renderebbe necessaria un'interruzione del processo ed una riassunzione nei confronti del successore particolare".
Si comprendono, però, i gravi danni cui, in tal modo, sarebbe esposta la parte che non ha dato adito alla successione.
Senza contare, poi, il grave dispendio di attività processuali.
Mentre il diritto romano e il diritto comune risolto questo problema pratico considerando invalida o inefficace l'alienazione della res litigiosa, le legislazioni moderne hanno adottato una soluzione diversa, atta a contemperare la tutela dell'avversario della parte che ha dato luogo alla successione con l'interesse dell'alienante e la libera circolazione dei beni.
Il potere di disposizione delle parti in ordine alla situazione sostanziale dedotta in giudizio è mantenuto inalterato; ma da una parte la successione non determina la perdita della legittimazione ad agire dell'alienante, dall'altra, pur continuando il processo fra le parti originarie, la sentenza emanata nei confronti dell'alienante spiega i suoi effetti anche nei confronti del successore, ancorché questi non sia intervenuto o non sia stato chiamato nel processo.
Continua a leggere:
- Precedente: L'ambito di applicazione dell'art. 110 c.p.c.
Dettagli appunto:
-
Autore:
Stefano Civitelli
[Visita la sua tesi: "Danni da mobbing e tutela della persona"]
- Università: Università degli Studi di Firenze
- Facoltà: Giurisprudenza
- Esame: Diritto processuale civile (modulo primo), a.a. 2007/2008.
- Titolo del libro: Lezioni di diritto processuale civile
- Autore del libro: Andrea Proto Pisani
Altri appunti correlati:
- Procedura civile
- Diritto e logica della prova - Epistemologia giuridica
- Diritto processuale penale
- Diritto Privato
- Il processo avente imputati minorenni
Per approfondire questo argomento, consulta le Tesi:
- La frazionabilità della domanda giudiziale
- I provvedimenti anticipatori di condanna nel processo civile di cognizione
- L'interpretazione giuridica nel contesto mediatico: il caso Amanda Knox
- Sulla tutela dei minori stranieri non accompagnati nell'ottica del diritto internazionale privato e processuale
- Soffocati dal lavoro. Le trasformazioni del lavoro nell'era Covid-19
Puoi scaricare gratuitamente questo appunto in versione integrale.