Le dinamiche interne ed esterne ai gruppi di auto aiuto

Il gruppo di auto aiuto è un vero e proprio sistema sociale in miniatura, mira ad uno sviluppo personale, attraverso modalità che ribaltano lo schema classico.
La condizione di paritarietà favorisce l’eliminazione dei rapporti asimmetrici di potere fra chi dà e chi riceve. Il sentimento principale è quello di essere tutti nelle stesse condizioni.
Ognuno è fornitore e fruitore d’aiuto: questo consente di innescare un processo di sblocco dalla passività, dal senso di impotenza e di sfiducia.
I fattori che motivano l’efficacia dell’helper therapy vanno ricercati nei seguenti aspetti:
• Chi dà aiuto percepisce un elevato livello di competenza interpersonale, dato che la sua azione va ad incidere nella vita di un’altra persona
• Percepisce un equilibrio soddisfacente tra il dare e l’avere nelle relazioni con gli altri
• Apprende strategie di cambiamento
• Riceve riconoscimenti per il ruolo che svolge
Oltre a fornire sostegno emotivo ai membri, Oxford discute altre funzioni:
• Fornire sostegno informativo
• Favorire relazioni sociali
• Suggerire strategie di coping.
Un’altra proprietà è favorire il processo di empowerment, accrescendo il senso del controllo e di padronanza sui vari problemi che hanno condotto una persona a partecipare al gruppo.
Fra i fattori chiave, c’è la carica ideologica del gruppo: l’organizzazione ha una sua filosofia di vita che si può esprimere anche in un programma di azione.
Uno dei problemi che può incontrare il gruppo è il rapporto con i professionisti: la funzione dell’operatore all’interno di questi gruppi è quello di garantire che si realizzino i processi propri di un gruppo potenziando le risorse, però dopo che il gruppo decolla deve fare un passo indietro, perché sono i partecipanti che decidono il modo di lavorare.