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Il confronto con l’altro nell'antica Roma


3.2 A Roma vige una grande tolleranza nei confronti delle altre religioni: la religione è considerata un fatto privato, e come tale è tutelata dallo IUS PRIVATUM. Il problema fondamentale è quello di mantenere l’ordine pubblico, mentre la religione è lasciata all’ambito del privato, secondo il binomio tolleranza-stabilità civile.

3.3 I Romani, ispirati da un forte pragmatismo, si pongono in modo aperto di fronte alle nuove culture e civiltà (per garantire la comune convivenza e lo sviluppo civile), e per questo il Cristianesimo riesce a diffondersi nel mondo romano.

3.4 Anche nei periodi di crisi (IV-V secolo) l’atteggiamento tollerante romano non viene meno: ne è un esempio l’Editto di Milano di Costantino, col quale viene sancita la libertà di culto non solo per i Cristiani, ma anche per tutte le altre confessioni religiose.


Tratto da LA SOCIETÀ APERTA E I SUOI AMICI di Luca Porcella
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