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Eusebio di Cesarea


3.6 Eusebio di Cesarea vive il riconoscimento ufficiale del Cristianesimo, ma finisce per confondere la realtà politica-civile con quella teologica: per lui, la Monarchia politica va a coincidere con quella teologica, Costantino appare come un capo voluto da Dio, l’impero si mostra come il momento culminante della storia (questi elementi saranno tipici della realtà orientale, e infatti Eusebio appartiene alla Chiesa orientale).

3.8 Eusebio considera l’imperatore come legittimato da Dio, e quindi rappresentante di Cristo in terra. In questo modo, egli legittima l’atteggiamento di Costantino, sempre più coinvolto nelle vicende della Chiesa (presiede ai concili, riconosce i vescovi capi delle Chiese locali), tanto che il Cesarismo finisce per diventare un cesaropapismo.

Tratto da LA SOCIETÀ APERTA E I SUOI AMICI di Luca Porcella
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