Il gruppo di psicotici: non un gruppo terapeutico omogeneo
Il gruppo di psicotici non è considerato un GO. Nelle psicosi, l’io sarebbe invaso da un noi altrui (loro) pervasivo e persecutorio, senza più ritrovamenti di “io”. La funzione del noi sarebbe invece un – noi (meno noi), cioè un noi sottratto da coesività, proiettività, differenziatività fra io e noi.
I diversi noi entrano nel soggetto sotto forma di delirio, schiacciando l’io, incapace di rappresentare e tollerare la propria depressione e frustrazione. Nelle patologie non psicotiche, l’io è conservato nelle sue funzioni, ma l’identità del soggetto è stata spogliata da parti proprie che hanno subito un arresto, una cancellazione a vantaggio di espressioni sintomatiche.
L’uccisione di parti del vero sé, o lo spegnimento di esse porterebbe ad un risultato io-x, dove x rappresenta le parti del sé che sono state cancellate. Unirsi con persone che somigliano nella propria identità di malattia, può corrispondere ad un assunto di base di accoppiamento con il tropismo del singolo per l’essere omogeneo.
Diventare un soggetto anoressico corrisponde al cambiamento da una posizione di dipendenza (dalla famiglia o da un membro di questa) ad una posizione di opposizione o di lotta verso lo stesso gruppo familiare.
L’omogeneità quindi non corrisponde solo al rispecchiamento, ma anche all’identificazione inconscia a persone che condividono un’emozione di base di opposizione ad un gruppo familiare.
L’assunto di base attacco-fuga dell’anoressia, faticherebbe ad esprimersi psicologicamente, riuscendoci invece mediante il sintomo e il soma.
Sembra che l’omogeneità lasciata correre selvaggiamente senza contesti terapeutici porti a situazioni di aiuto incompleto (ad es. auto-aiuto), lasciando le dimensioni di base senza interpreti capaci di attraversarle o di farsi attraversare da esse.
Il lavoro con il gruppo omogeneo assume significato nel trovare gli scarti fra l’omogeneità come malattia familiare e le posizioni di unicità personale del singolo soggetto, spesso cancellate, congelate o uccise.
Continua a leggere:
- Successivo: Il lavoro di gruppo con lo staff in un reparto psichiatrico londinese
- Precedente: Transiti io-noi nel gruppo omogeneo
Dettagli appunto:
- Università: Università degli Studi di Roma La Sapienza
- Facoltà: Psicologia
- Esame: Psicologia clinica
- Docente: Marinelli
- Titolo del libro: Gruppi omogenei
- Autore del libro: Corbella S.,Girelli R.,Marinelli
- Editore: Borla
- Anno pubblicazione: 2008
Altri appunti correlati:
- Psicologia del linguaggio e della comunicazione
- Management e risorse umane: aspetti e profili generali del sistema sanitario
- Lo schizofrenico della famiglia
- Psicologia di gruppo
- Sentire. Saggi di psicoanalisi clinica.
Per approfondire questo argomento, consulta le Tesi:
- Anoressia nervosa: esperienze di un centro per la prevenzione ed il trattamento
- Tecniche di Intelligenza Artificiale e strumenti applicativi per la ripianificazione di sessioni riabilitative ospedaliere
- Il Nuovo Ospedale d'Ivrea. Dallo studio della biofilia all’applicazione del biophilic design nel progetto
- Sindrome da burn-out: dallo stress lavoro-correlato all'esaurimento emotivo
- Dialogo tra due cervelli: l'incontro tra Psiche e Soma
Puoi scaricare gratuitamente questo appunto in versione integrale.