Militari gerarchici
Solo un regime autoritario ha la possibilità di essere controllato da un’organizzazione militare gerarchica. Un controllo da parte di un’organizzazione simile è contrario alla logica del regime totalitario, post-totalitario e sultanistico. Tutti i regimi guidati da gerarchie militari condividono una caratteristica che è potenzialmente favorevole alla transizione democratica. Gli ufficiali si considerano parte permanente dell’apparato statale con interessi durevoli e funzioni permanenti che trascendono gli interessi del governo in carica. Ciò significa che esiste sempre la possibilità che i leader gerarchici dei militari come istituzione decidano che i costi di un coinvolgimento diretto in un governo non democratico sono maggiori dei costi di un rinuncia. In questo modo la riaffermazione dell’autorità gerarchica in nome dei miliari come istituzione è un costante pericolo che i militari come governo devono affrontare. Inoltre essendo membri di un elite posizionale che ricava il suo potere e status dall’esistenza di un apparato statale funzionante, i militari come istituzione hanno interesse a che vi sia uno stato stabile e ciò necessita di un governo. Spesso se un regime democratico costituisce una possibile formula di governo in un dato sistema politico, i militari possono decidere di risolvere i loro problemi organizzativi interni e la loro necessità di avere un governo delegando l’esercizio del governo ai civili. Di conseguenza le elezioni democratiche sono spesso viste come parte della strategia di allontanamento delle istituzioni militari che si sentono in pericolo a causa del loro ruolo preminente nei regimi non democratici. Per quanto riguarda il consolidamento democratico, proprio in virtù del fatto che i militari costituiscono un elemento permanente dell’apparato statale, alcuni membri dell’apparato militare saranno parte integrante della macchina che il nuovo governo democratico dovrà gestire. Tanto più la gerarchia militare gestisce quotidianamente lo stato e le proprie organizzazioni prima della transizione, tanto più saliente sarà ai fini del consolidamento democratico la questione di una positiva gestione democratica dei militari. Tanto più i militar sono governati gerarchicamente tanto meno saranno costretti a tirarsi fuori da un regime non democratico a causa delle contraddizioni interne, e tanto più debole è la coalizione che li obbliga a cedere il loro potere, tanto più i militari avranno la possibilità di negoziare il loro ritiro. Tra le 3 basi organizzative trovate nei regimi non democratici, la base rappresentata dalla gerarchia militare è dotata della maggiore abilità di imporre al governo neoletto domini riservati precludendo in tal modo il consolidamento democratico.
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Dettagli appunto:
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Autore:
Filippo Amelotti
[Visita la sua tesi: "Il Canada e la politica internazionale di peacekeeping"]
[Visita la sua tesi: "I cartoni animati satirici: il caso South Park"]
- Università: Università degli Studi di Torino
- Facoltà: Scienze della Formazione
- Esame: Politica comparata
- Docente: G. Cama
- Titolo del libro: Transizione e consolidamento democratico
- Autore del libro: J. Linz, A. Stopa
- Editore: Il mulino
- Anno pubblicazione: 2000
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