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Come trasmettere le conoscenze


La conoscenza va data ma per essere utile deve tener conto di 2 processi:
1)    dissonanza cognitiva: la consonanza cognitiva è la tendenza dell’uomo a mantenere  una coerenza tra pensare/agire, se è messa in discussione da una nuova conoscenza si crea un disagio psicologico (dissonanza). La mente umana cerca di ridurre questo disagio con meccanismi cognitivi finalizzati a ricostruire la coerenza. Per es. fumatore: privilegia le informazioni coerenti con questo comportamento e minimizza le informazioni dissonanti; se costretto a confrontarsi con nuove conoscenze sulla nocività 2 possibili risposte: la nuova conoscenza mette in crisi il sistema di coerenza dell’individuo e mobilita il cambiamento (smette di fumare) oppure non mobilita il cambiamento e lo stato di dissonanza sarà ricolto diversamente (evitando altri messaggi dissonanti tropo forti e rinforzando la bontà del suo comportamento). Il risultato paradossale di un messaggio conoscitivo mal trasmesso può essere il rafforzamento della propria convinzione; p necessario chiedersi qual è l’attuale sistema di coerenza dell’individuo e quale messaggio può mettere in atto una dissonanza positiva.
2)    Attribuzione causale: le persone tendono ad un’attribuzione causale difensiva (attribuiscono la causa all’esterno e non al proprio comportamento, selezionano i ricordi del passato in questo senso, negano la prevedibilità delle conseguenze). Ricordare che le emozioni negative non costituiscono una buona spinta al cambiamento (una persona in ansia, colpevolizzata o depressa ha maggiori difficoltà a cambiare).

Tratto da EDUCAZIONE SANITARIA di Antonella Bastone
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