Skip to content

Maltrattamento infantile


Interesse per il problema riceve un grande impulso con Kempe = sindrome del bambino maltrattato.
Maltrattamento infantile: danno fisico o mentale, abuso sessuale, trattamento negligente che può danneggiare o mettere in pericolo la salute/benessere del bambino.
Diverse forme:
- abbandono o carenza di cure: mancanza di un’adeguata supervisione o soddisfazione di bisogni fondamentali x bambino (cibo, riparo, igiene, educazione, cure mediche, abiti), è la forma più frequente (2/3 dei casi)
- maltrattamento psicologico: trattamento dannoso o inadeguato , tra cui maltrattamento verbale, critiche eccessive, sminuire o ridicolizzare, palese e costante mancanza di attenzione o interesse. Area più sfuggente e difficile da valutare intesa come volontarie distruzione o grave riduzione della competenza del bambino
- maltrattamento fisico: tutte le forme di trauma non casuale inflitte al bambino da figure allevanti (frequentemente osservato dal medico)
- abuso sessuale: coinvolgimento di bambini o adolescenti dipendenti e immaturi in attività sessuali che non comprendono a fondo o a cui sono incapaci di consentire razionalmente, che violano tabù sociali dei rupi familiari. Diverse forme: carezze, toccamenti, esibizionismo, rapporti sessuali da parte di estranei/conoscenti/familiari.

Diversi fattori:
- variazioni cure parentali: per esempio nel caso in cui il rapporto di parentela sia dubbio o sostituzione figure parentali (matrigna/patrigno difficilmente sviluppano un reale affetto nei confronti dei bambini affidati loro), quando gli adulti sono chiamati a svolgere funzioni nei confronti di figli non loro o quando il processo di attaccamento madre-figlio è assente/disturbato
- composizione nucleo familiare: rischio più elevato nei nuclei in cui non sono presenti entrambi i genitori naturali. Soprattutto x carenze di cure (genitori che hanno poco tempo, nessun aiuto, spesso poveri)
- risorse parentali: reddito insufficiente, situazione abitativa inadeguata
- caratteristiche dl bambino: portatori di handicap mentali/fisici, disturbi della sfera emozionale. Interferenza nella creazione di un normale processo di attaccamento madre-bambino determinata da separazione perinatale per motivi medici. Inoltre alcuni difetti possono determinare nel genitore un rifiuto; i bimbi portatori di handicap possono essere incapaci di partecipare attivamente alle interazioni precoci che facilitano l’attaccamento.

Tratto da DIZIONARIO DI PSICOLOGIA DELLO SVILUPPO di Antonella Bastone
Valuta questi appunti:

Continua a leggere:

Dettagli appunto:

Altri appunti correlati:

Per approfondire questo argomento, consulta le Tesi:

Puoi scaricare gratuitamente questo appunto in versione integrale.