Il meta contrasto
Gli stimoli quindi sono tali se li percepisci, e acquistano significato diverso sulla base anche delle aspettative diverse che si hanno. Il meta contrasto è quel fenomeno per il quale all’interno di una realtà costituita da stimoli psicologicamente significativi, il soggetto accorpa (unifica) in base al fatto che considera certe differenze tra quegli stimoli, minori tra loro rispetto a quanto non siano rispetto ad un altro gruppo di stimoli. La categorizzazione è un fatto automatico ma gli effetti non sono uguali per tutti. Per il soggetto alcuni stimoli sono più simili tra loro rispetto ad altri. La similarità è nei nostri occhi. Esempio: gli studenti a lezione non si sono mai parlati ne salutati, ma in un altro contesto o situazione (aereoporto) si salutano. Quella persona assume diversi significati in base al contesto. Noi organizziamo la nostra esperienza non come fatto in se ma sulla base di similarità e differenze che NOI percepiamo. ( a Mosca sentir parlare qualcuno in italiano apre il cuore perché si differenzia la persona “dei nostri” da tutti gli altri). Solo gli stimoli significativi (li cogli oppure no sulla base delle tue aspettative valori situazione ecc.) permettono di essere percepiti e categorizzati in un modo anziché in un altro sulla base della similarità e delle differenze. Gli stimoli sono raggruppati in un certo modo sulla base che tu li vedi simili, ciò che in un dato contesto può essere simile, in un altro non lo è affatto.
Il meta contrasto viene applicato da Turner alle relazione tra i gruppi:una ragazza si innamora di un senegalese e la madre non è felice. Quando la madre vede i senegalesi pensa una cosa diversa dalla figlia.
Quindi per Turner così come viene organizzata l’esperienza, allo stesso modo vengono organizzate le varie percezioni (rappresentazioni) di noi. Lui considera l’identità sociale come un sotto sistema del concetto di se. Quest’ultimo è una struttura cognitiva molto complessa che media in circostanze adeguate i rapporti tra l’ambiente sociale ed il comportamento sociale. L’identità sociale controlla (ne è alla base) e costruisce (sulla base di questo sono costruite nuove relazioni sociali) gli stimoli sociali e fornisce una base per regolare il comportamento. (Sulla base del fatto che tu ti categorizzi in un certo modo (il fatto che la mia identità sociale non è più quella del gruppo dei bianchi e neri ma è il gruppo delle persone che si rifiutano di avere pregiudizi determina un diverso rapporto con gli altri. Tutto questo media i rapporti sia con l’ingroup che con l’outgroup.
Continua a leggere:
- Successivo: Il concetto di sé
- Precedente: Cambiamento vs mobilità sociale
Dettagli appunto:
- Università: Università degli Studi di Catania
- Facoltà: Scienze della Formazione
- Corso: Scienze dell’Educazione
- Esame: Pedagogia generale
- Docente: Tomarchio Maria
Altri appunti correlati:
- Lezioni di psicologia sociale
- Psicologia Sociale
- Psicologia sociale
- I gruppi sociali
- Antropologia Culturale
Per approfondire questo argomento, consulta le Tesi:
- Comunicazione, cultura e identità di un'organizzazione. Il caso Tim
- Comunicazione, cultura e identità di un'organizzazione. Il caso Tim.
- L'importanza del lavoro di gruppo e la leadership
- Dinamiche relazionali e processi comunicativi nei gruppi di aggregazione con particolare riferimento ai business network e alle reti imprenditoriali
- Cambiamento e ''cambia-menti'' nella Pubblica Amministrazione
Puoi scaricare gratuitamente questo appunto in versione integrale.