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Il paradigma dei gruppi minimi


Tajfel a stabilisce che questo fenomeno si verifica sempre attraverso il paradigma dei gruppi minimi. I gruppi minimi sono tali non solo perché sono composti da poche persone ma soprattutto perché minime sono le condizioni dell’appartenenza. Nelle ricerche che lui ha condotto delle persone sapevano di essere tra coloro che preferivano Paul Klee mentre sapevano che altri che loro non conoscevano preferivano come loro Paul Klee mentre altri (che sempre non conoscevano ne avevano mai visto) preferivano Kandisky. Il semplice fatto di essere categorizzati come coloro i quali preferivano Paul Klee di fronte alla domanda : se devi dare denaro a chi lo dai? La risposta era “quelli che appartengono al mio gruppo.
L’unica condizione di appartenenza (preferire un pittore) era estremamente generale e minima. Basta questo, diceva Tajfel, perché si verifichi il bias, ergo il bias si verifica sempre. Si verifica sempre perché serve a mantenere un elevata immagine di se, bisogno fondamentale delle persone.
La procedura prevede le seguenti condizioni:
1) I componenti non si conoscono
2) Non vi à alcuna interazione tra loro
3) Ognuno viene indicato con un numero di codice.
Minime quindi sono le condizioni dell’appartenenza che determinano la categorizzazione. Se la categorizzazione avviene in condizioni così limitate allora avviene sempre secondo Tajfel.

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