Eichenbaum e il cinema non verbale
Eichenbaum e il cinema non verbale
EICHENBAUM E I FORMALISTI RUSSI
Eichenbaum indica che è impossibile considerare il cinema come un’arte totalmente non verbale, dato che il pensiero, il linguaggio interiore non viene mai escluso nel cinema; secondo questa ipotesi la lettura del film necessita di un lavoro contemporaneo della percezione, ossia la messa in funzione del linguaggio interiore che caratterizza ogni pensiero. Lo spettatore deve effettuare un lavoro complesso per legare i piani (costruzione delle cine-frasi e dei cine-periodi), e quindi il cinema, come tutte le altre arti è un sistema particolare di linguaggio figurato; il che suppone che per il cinema il fatto di essere o non essere un sistema significativo dipenda dalle intenzioni dell’utilizzatore. Per i formalisti russi tuttavia, non vi è arte, e di conseguenza lingua cinematografica, se non quando vi è trasformazione stilistica del mondo reale.
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Dettagli appunto:
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Autore:
Nicola Giuseppe Scelsi
[Visita la sua tesi: "A - Menic / Cinema. Da Dada al Progetto Cronenberg"]
- Università: Università degli Studi di Bologna
- Facoltà: Lettere e Filosofia
- Esame: Cinema
- Titolo del libro: Estetica del film
- Editore: Lindau - Torino -
- Anno pubblicazione: 1999
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