Le parti di film di ampiezza inferiore al piano
Le parti di film di ampiezza inferiore al piano
PARTI DI FILM DI AMPIEZZA INFERIORE AL PIANO
Anche questa formulazione indica dei casi di figura del tutto reali, perfino banali, quelli in cui si può considerare un piano come scomponibile in unità più piccole; si può decidere di frammentare il piano in due modi:
- nella sua durata. È il caso classico del piano-sequenza, ma anche di molti altri piani che non lo sono veramente, e in cui tuttavia un evento qualunque(movimento di macchina, gesto, ecc.) è sufficientemente sottolineato da svolgere il ruolo di cesura, o addirittura di vera e propria rottura, o per effettuare profonde trasformazioni nel quadro. Un esempio celebre è il famoso piano di Quarto potere in cui, dopo aver mostrato Susan sul palco dell’opera, la m.d.p. sale in un lungo travelling verticale fino alle soffitte, andandosi a fermare su due macchinisti: nel corso di questo movimento l’immagine si trasforma continuamente, tanto dal punto di vista della prospettiva che dal punto di vista della composizione del quadro.
- nei suoi parametri visuali(soprattutto spaziali). Qui, i casi di figure immaginabili sono numerosi e molto diversi: si potrebbe andare da effetti plastici relativamente sommari ad effetti di incollaggio spaziali che possono essere molto sofisticati.
Va da sé che in questi due esempi non vi è alcuna operazione di montaggio isolabile: il gioco del principio del montaggio si produce qui all’interno stesso dell’unità costituita dal piano. In questo caso come nel precedente(quello del piano lungo), gli effetti di montaggio, se possono essere assai netti e indubitabili, non sono mai suscettibili di essere definiti formalmente con il medesimo rigore del montaggio in senso stretto.
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Dettagli appunto:
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Autore:
Nicola Giuseppe Scelsi
[Visita la sua tesi: "A - Menic / Cinema. Da Dada al Progetto Cronenberg"]
- Università: Università degli Studi di Bologna
- Facoltà: Lettere e Filosofia
- Esame: Cinema
- Titolo del libro: Estetica del film
- Editore: Lindau - Torino -
- Anno pubblicazione: 1999
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