Gli studi di H. Focillon
Tra le due guerre in Francia continua la tradizione degli studi di archeologia medievale.
Marcel Aubert è il personaggio più rappresentativo di queste indagini innovative e la sua opera è dedicata, in merito all'Archeologia medievale francese, al chiarimento dell'architettura cistercense.J
Jean Porcher era invece specialista in storia del libro miniato in Francia nell'autunno del Medioevo, e fondamentali furono le sue ricerche sui fratelli Limbourg e la miniatura alla corte dei duchi di Borgogna. Nel 1955 esce la sua opere Le miniature in Francia dal XIII al XVI secolo, un vasto programma di presentazione e studio della miniatura tra il 1440 e il 1520; un'opera che è una tappa essenziale nell'arricchimento delle conoscenze della miniatura in Francia, identificando nuove personalità di miniatori, localizzando la produzione minatoria nei vari centri regionali, per lo studio dei modi dell'irrradiamento da Parigi alla provincia e infine per la definizione di intere correnti stilistiche, specie quella che fa capo a Jean Fouquet.
La Francia a cavallo tra le due guerre compie importanti passi avanti anche nello studio dell'arte francese dal Rinascimento al tardo Settecento. In particolare, la riscoperta dell'arte del Cinquecento è merito di Louis Dimier, uno studioso indipendente e di cultura assai complessa, nonché di orientamenti politici assai discussi. Pubblicò soprattutto studi sull'arte francese del Cinquecento e la sua monografia su Primaticcio (1900) è ancora insuperata per il catalogo dei disegni. Ricordiamo anche una storia del ritratto in Francia nel Cinquecento, tre volumi, e un libro sul castello di Fontainebleau,importante per le osservazioni sul mecenatismo di Francesco I.
L'indagine sul classicismo francese del 1700 è invece opera di Louis Hautecoeur e Louis Réau. Il primo scrisse un saggio che analizzava le origini dello stile Impero, e analizzò poi la dimensione classica dell'architettura francese dal Seicento all'Illuminismo nella sua importante opera Storia dell'architettura classica in Francia.
In Belgio ricordiamo Georges Hulin de Loo, Marcel Laurent e Jacques Lavalleye. Il primo studiò la pittura fiamminga del XV e XVI secolo, e significativi furono i suoi studi di Brueghel e Berruguete, condotti tra puntuale verifica dei documenti d'archivio e analisi stilistica morelliana.
Il secondo è famoso per i suoi studi sull'arte paleocristiana e medievale e per i suoi illuminanti studi sull'arte mosana.
Il terzo è sicuramente il più importante e si dedicò allo studio dei rapporti tra i fiamminghi e l'Italia, pubblicando una bella opera su Giusto di Gand.
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Autore:
Gherardo Fabretti
[Visita la sua tesi: "Le geometrie irrequiete di Fleur Jaeggy"]
[Visita la sua tesi: "Profezie inascoltate: il "Golia" di Giuseppe Antonio Borgese"]
- Università: Università degli Studi di Catania
- Facoltà: Lettere e Filosofia
- Esame: Storia della critica d'arte
- Docente: Valter Pinto
- Titolo del libro: La critica d'arte del Novecento
- Autore del libro: Gianni Carlo Sciolla
- Editore: Utet
- Anno pubblicazione: 2006
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