Lionello Venturi e il lavoro su Leonardo (1885 Modena – 1961 Roma)
Lionello Venturi e il lavoro su Leonardo (1885 Modena – 1961 Roma)
Figlio d'arte (suo padre era Adolfo Venturi), fu ispettore alle Gallerie di Venezia e Roma e successivamente direttore della Galleria di Urbino e Soprintendente alle Gallerie delle Marche. Insegnò a Torino dal 1915 al 1931 e, dopo avere rifiutato il giuramento fascista, raggiunse la Francia, dove rimase fino al 1939. Per tutta la durata della guerra si trasferisce in Usa, dove insegna alla John Hopkins, all'Università della California, di Berkeley e di Città del Messico. Tornato in Italia, insegna storia dell'arte medievale e moderna a Roma dal 1945 al 1955.
I primi lavori
I primi lavori di Venturi sono dedicati alla pittura veneziana dal Trecento al Cinquecento: nel 1907 esce Le origini della pittura veneziana e nel 1913 Giorgione e il Giorgionismo. Entrambi gli studi fondono elaborazione erudita e filologica ad una tendenza sensibilistica che ricorda Ruskin; il risultato è un commento delle opere d'arte estrinseco, descrittivo e psicologico.
L'opera fondamentale su Leonardo
Nel 1919 pubblica quello che è forse il suo lavoro più importante: La critica e l'arte di Leonardo da Vinci. Un saggio inconsueto, che viola la solita regola della trattazione monografica, preferendo un taglio per problemi: Leonardo e la natura; Leonardo e gli artisti contemporanei; Leonardo e la scienza; Leonardo e le fonti; Leonardo e il disegno. Argan ne parla come un libro profondamente segnato dall'esperienza bellica, che Venturi aveva vissuto in prima persona come tenente in un reparto di mitraglieria. Un'opera vivace, percorsa da un forte disprezzo verso i pregiudizi e una notevole capacità di sintesi; Venturi separa l'indagine dello scienziato dall'opera dell'artista, e ammette spregiudicatamente che molti aspetti della prima ritornano inesroabilmente nella seconda. In questo libro appare per la prima volta uno dei fondamenti del modo di fare critica di Lionello Venturi: l'importanza data ai giudizi critici per la ricostruzione storico – artistica; una importanza che porterà più in là Venturi a identificare la storia dell'arte con la valutazione critica della medesima.
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Autore:
Gherardo Fabretti
[Visita la sua tesi: "Le geometrie irrequiete di Fleur Jaeggy"]
[Visita la sua tesi: "Profezie inascoltate: il "Golia" di Giuseppe Antonio Borgese"]
- Università: Università degli Studi di Catania
- Facoltà: Lettere e Filosofia
- Esame: Storia della critica d'arte
- Docente: Valter Pinto
- Titolo del libro: La critica d'arte del Novecento
- Autore del libro: Gianni Carlo Sciolla
- Editore: Utet
- Anno pubblicazione: 2006
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