L'originalità dei saggi di Warburg
I due saggi mostrano subito come sia diverso il modo di Warburg di fare critica rispetto ad un Riegl o un Wolfflin. Non si studia più l'opera solo come espressione formale, non più per i suoi risultati di stile; va studiata soprattutto come espressione di una memoria sociale, di una esperienza nella e con la società. L'opera d'arte è un documento fatto di un insieme di cultura entro cui assume una funzione specifica e indispensabile.Non più pura visione artistica ma arte come espressione di una cultura più ampia, dove l'arte adempie ad una funzione necessaria ma non va disgiunta dalle sue connessioni con le altre funzioni di altri elementi di quella cultura. La storia dell'arte è quindi storia culturale per immagini, dove è indispensabile possedere una impostazione interdisciplinare. Qualsiasi tentativo di separare l'immagine da suo rapporto con la religione e la poesia, con il culto e il dramma, equivale a privarla della sua linfa vitale. Se si vuole fare in modo che un'immagine di non immediata comprensione possa comunicare immediatamente il proprio significato, bisogna occuparsene in modo molto diverso da coloro che accettano la nozione di pura visione in senso astratto. Bisogna studiare ogni tipo di documento e ricollegarlo all'immagine secondo i principi della critica storica, e dimostrare poi che tutto un complesso di idee ha contribuito alla creazione di quell'opera. Si può comprendere l'opera d'arte solo se considerata nel suo valore espressivo, solo se il suo significato religioso, il suo background intellettuale e sociale, le circostanze politiche vengono prese in considerazione. Quindi la storia dell'arte non può essere studiata indipendentemente, ma nella sua relazione con gli altri rami del sapere, rami che a loro volta sono comprensibili solo se considerati in maniera unitaria.
Per fissare meglio il concetto di significato simbolico e sociale dell'opera d'arte, Warburg fissa la sua attenzione su due aspetti in particolare:
- Rappresentazione iconografica. Si presenta differrente dalle ricerche analoghe precedenti. Gli studiosi precedenti avevano preparato degli utilissimi repertori di descrizione iconografica tipologica, soprattutto religiosa. Warburg, invece, è interessato ai soggetti classici e ai meccanismi di come questi sopravvivano e si trasmettano alla cultura moderna. La sua è una indagine che coinvolge le modalità di espressione e di rappresentazione degli stessi; quindi la loro evoluzione ed interpretazione.
- Funzione sociale dell'opera. Essa si precisa attraverso lo studio della committenza e della destinazione d'uso dell'oggetto artistico, ricostruite con ampie esplorazioni storiche e letterarie sull'ambiente in cui gli artisti operano.
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Dettagli appunto:
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Autore:
Gherardo Fabretti
[Visita la sua tesi: "Le geometrie irrequiete di Fleur Jaeggy"]
[Visita la sua tesi: "Profezie inascoltate: il "Golia" di Giuseppe Antonio Borgese"]
- Università: Università degli Studi di Catania
- Facoltà: Lettere e Filosofia
- Esame: Storia della critica d'arte
- Docente: Valter Pinto
- Titolo del libro: La critica d'arte del Novecento
- Autore del libro: Gianni Carlo Sciolla
- Editore: Utet
- Anno pubblicazione: 2006
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