Relazioni con i pari e amicizie nella costruzione della personalità
L’identità delle persone, la fiducia in se stessi e gli obiettivi di vita personali derivano fortemente dalle interazioni con gli altri. Nei primi anni di vita, queste interazioni coinvolgono principalmente i genitori, coloro che si prendono cura dei bambini e i fratelli. Gradualmente, le relazioni con i compagni acquistano sempre maggiore importanza come determinanti sociali della personalità.
Nel momento in cui si evolvono, le relazioni con i pari richiedono maggiori abilità sociali e capacità cognitive. Un funzionamento efficace richiede abilità sociali come capacità di raggiungere una comprensione reciproca con gli altri e di negoziare scambi sociali mutuamente soddisfacenti. Questi, a loro volta, richiedono capacità cognitive che includono l’imitazione, il confronto sociale e la regolazione dei comportamenti e degli affetti.
Le relazioni tra pari non solo forniscono sostegno, ma rappresentano anche delle sfide. Gli individui sperimentano la pressione a conformarsi alle norme di gruppo e il rifiuto se non si conformano; si imbattono in conflitti che devono imparare a gestire.
Imparare a risolvere i conflitti e a creare alleanze è importante, non solo nella vita di tutti i giorni dei bambini, ma per il loro successivo adattamento, dal momento che i conflitti sono inevitabili nella vita sociale. Lo sviluppo delle abilità necessarie per risolverli favorisce l’accettazione sociale e l’amicizia.
Già a 3-4 anni è possibile anticipare la complessità delle relazioni interpersonali che si svilupperanno più tardi, le quali comprendono l’intimità e i comportamenti prosociali che preludono ad amicizie stabili.
L’imitazione e forme più complesse di apprendimento per osservazione sono i meccanismi che più influiscono sullo sviluppo di queste relazioni interpersonali. Attraverso l’osservazione degli altri, i bambini acquisiscono complesse regole di comportamento sociale che implicano il coordinamento dell’impegno, la condivisione delle emozioni e la comprensione dei sentimenti.
A tutte le età, l’amicizia è caratterizzata dalla reciprocità. Gli amici sono persone che possono contare l’una sull’altra nello scambio di sostegno e risorse. Nella prima infanzia, le amicizie sono caratterizzate dalla partecipazione ad attività di gioco comuni.
Nell’adolescenza, l’intimità e le confidenze personali sono al centro degli scambi reciproci. Le tematiche della fiducia, della sincerità e del sostegno che si sviluppano nell’adolescenza rimangono elementi importanti anche nelle amicizie in età adulta.
La nozione di struttura profonda delle amicizie si riferisce al significato sociale duraturo di una relazione, mentre la nozione di struttura di superficie si riferisce agli specifici cambi sociali tra amici che avvengono in un dato momento e in una determinata situazione.
Avere amicizie aumenta l’autostima: le persone che nel corso dell’infanzia hanno avuto molti amici raggiungono livelli di autostima più elevati durante la giovinezza.
Il comportamento prosociale favorisce le opportunità di aiuto e collaborazione e contrasta la depressione e i problemi comportamentali che possono interferire con il processo educativo.
I processi interpersonali possono aiutare i bambini a massimizzare il proprio potenziale intellettivo.
Nell’adolescenza, le relazioni tra pari contribuiscono ampiamente alla conoscenza e alla valutazione di se stessi. Nei gruppi formati da individui della stessa età, l’autostima è generalmente legata più all’approvazione dei pari che a quella degli amici.
Gli individui ritengono l’approvazione dei pari, nei vari ambiti della loro vita pubblica, una fonte di informazioni se di sé più credibile delle dichiarazioni di sostegno degli amici intimi.
I gruppi di pari operano come rinforzi, modelli, tutori e fonti di sostegno sociale. I processi del gruppo definiscono e rinforzano gli obblighi reciproci e stabiliscono i limiti ai comportamenti e alle aspirazioni dei singoli.
Nei gruppi gli individui imparano a sperimentare ruoli ben definiti e a sostenere particolari valori. Le esperienze dei bambini nei gruppi di pari influenzano lo sviluppo del concetto di sé e delle competenze sociali, man mano che i bambini imparano ad adottare particolari ruoli sociali e a gestire l’impressione che essi creano negli altri.
I processi interpersonali di maggiore importanza per lo sviluppo della personalità avvengono proprio nei gruppi di pari. Il primo gruppo di processi che modificano le tendenze psicologiche innate del bambino sono l’assimilazione e la differenziazione.
L’assimilazione trasmette le norme sociali, smussa gli aspetti spinosi della personalità e rende i bambini più simili ai loro pari. La differenziazione esalta le differenze individuali e aumenta la variabilità.
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Dettagli appunto:
- Università: Università degli Studi di Roma La Sapienza
- Facoltà: Psicologia
- Esame: Personalità e assessment
- Docente: Pastorelli
- Titolo del libro: Personalità. Determinanti, Dinamiche e Potenzialità
- Autore del libro: Caprara, G.V., Cervone, D.
- Editore: Raffaello Cortina
- Anno pubblicazione: 2003
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