Rosso Malpelo
Il racconto, quello più impersonale del 1897, è la storia di un ragazzo che lavora in una cava. All'inizio è protetto dal padre, ma questi muore. Rosso assimila la violenza che subisce e cerca di insegnare la lezione anche all'unico amico, lo sciancato Ranocchio. Quando anche costui muore, accetta di visitare un tratto inesplorato della galleria e vi si perde per sempre.
I personaggi attorno al protagonista possono essere distinti tra coloro che stanno sopra Malpelo e lo opprimono, e coloro che stanno al suo stesso livello e sono oppressi come lui. Così, il sistema dei personaggi ci fa capire come Verga concepisce la vita: un sistema dualistico conflittuale. Con Rosso Malpelo, Verga trova un personaggio emblematico della diversità: non solo è orfano, ma ha anche i capelli rossi. Per la prima volta Verga esperimenta l'artificio di straniamento, vale a dire mostrare come strano un fenomeno normale presentandolo da un'ottica inedita.
Quando una voce narrante sostiene che il protagonista è cattivo perchè ha i capelli rossi, questa non può essere l'opinione di Verga. Si apre così un divario tra punto di vista del narratore e dell'autore. E proprio su questo divario, si fonda lo straniamento. Tutto il racconto obbedisce alla figura retorica dell'antifrasi: dire una cosa ñ Rosso è cattivo - ma farne intuire un'altra. D'altra parte, il punto di vista dell'autore, per quanto nascosto, finisce per emergere comunque.
La sua visione atea e materialistica (si pensi al dialogo con Ranocchio sul Paradiso) ha qualcosa di leopardiano in quanto pone in causa la ragione stessa della vita: meglio è non essere mai nati.
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Dettagli appunto:
- Autore: Domenico Valenza
- Università: Università degli Studi di Catania
- Facoltà: Lettere e Filosofia
- Corso: Lettere
- Esame: Letteratura italiana
- Titolo del libro: La scrittura e l'interpretazione: storia e antologia della letteratura italiana nel quadro della civilta europea, Volumi 1-5
- Autore del libro: Luperini Romano, Cataldi Pietro, Marchiani Lidia
- Editore: Palumbo, Palermo
- Anno pubblicazione: 1998
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