Il rovesciamento del punto di vista etico di Macchiavelli
Machiavelli parte dal rovesciamento del punto di vista etico tradizionale, secondo cui fedeltà e lealtà sono virtù lodevoli in un principe. L'esperienza concreta insegna invece che hanno ottenuto grandi risultati i principi che non si sono curati di mantenere la parola data, agendo con astuzia.
Attraverso una figura naturalistica, Machiavelli distingue due modi di combattere: quello dell'uomo, che usa il confronto di idee, e quello della bestia, che impiega la violenza. Quando le leggi non bastano, il principe deve saper impiegare la violenza. La violenza può essere di due tipi: la golpe (l'astuzia) e il lione (la violenza). Entrambe sono necessarie: con la prima si evitano i tranelli, con la seconda la violenza degli avversari.
Alla necessità della forza si accompagna quella della simulazione. Per il principe è più utile simulare pietà e umanità che averle davvero. Le doti etiche sono pure illusioni della lotta politica, finzioni utili a nascondere il dominio. Il vulgo guarderà solo alle apparenze, mentre i pochi che vi andranno oltre non riusciranno a imporsi perchè la maggioranza starà dalla parte del principe.
Per Machiavelli la violenza e l'inganno vanno accettati come reali e necessari, e non mascherati da ambigue velleità morali. Significativo nel testo è l'uso di congiunzioni con valore conclusivo, indispensabili al procedere implacabile dell'argomentazione: dunque, pertanto, perciò, ecc.
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Dettagli appunto:
- Autore: Domenico Valenza
- Università: Università degli Studi di Catania
- Facoltà: Lettere e Filosofia
- Corso: Lettere
- Esame: Letteratura italiana
- Titolo del libro: La scrittura e l'interpretazione: storia e antologia della letteratura italiana nel quadro della civilta europea, Volumi 1-5
- Autore del libro: Luperini Romano, Cataldi Pietro, Marchiani Lidia
- Editore: Palumbo, Palermo
- Anno pubblicazione: 1998
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