La segnalazione del caso clinico
Ci riferiamo al momento ed al motivo per cui una persona si rivolge ad uno psicologo. Ne distinguiamo due tipi: diretta ed indiretta. Diretta quando è la persona stessa che si rivolge allo psicologo, indiretta quando viene riferita da altri.
Tali situazioni comportano delle differenze nell'atteggiamento del soggetto che lo psicologo deve affrontare e gestire nel prendere in carico un caso.
In primo luogo, dobbiamo fare delle distinzioni relative all'età del soggetto da un lato, ed alla gravità del disturbo dall'altro.
Il paziente adulto deve essere considerato come l'interlocutore privilegiato, per ragioni sia cliniche che teoriche. Dal punto di vista clinico, si tratta di stabilire un'alleanza di lavoro con il paziente, e di esplicitare con lui un progetto comune; d'altra parte è il suo vissuto soggettivo che ci interessa. Dal punto di vista teorico, invece, quanto più sono evoluti i processi di maturazione del pensiero, tanto più la persona diventa in grado di parlare di sé e, da parte dello psicologo, diventa tanto più importante accedere a questo mondo interiore del paziente.
Se il paziente è in età adulta, e la segnalazione arriva dai familiari, bisogna valutare se tale segnalazione non sia in realtà il pretesto per esprimere un proprio problema. Se si tratta invece di una segnalazione appropriata, è opportuno individuare il modo migliore per avvicinare e motivare alla consultazione il paziente segnalato.
In età evolutiva, chiaramente il significato di una tale segnalazione è diversa: quanto più è giovane il soggetto, tanto più è normale che siano i genitori a contattare lo psicologo. In ogni caso, lo psicologo deve prendere contatto con i genitori: non si può prescindere dalla motivazione dei genitori ad approfondire la situazione del proprio figlio. Non farlo potrebbe creare dei conflitti di lealtà nel bambino nei confronti di figure significative adulte. Quando si presentano difficoltà di coinvolgimento della famiglia, può essere utile contattare l'adulto che ha fatto la segnalazione (insegnante ecc.) e cercare di valutare con lui come la famiglia possa essere raggiunta.
In adolescenza vi è più probabilità che il soggetto ricerchi in prima persona l'aiuto di uno psicologo. In questo caso è importante privilegiare questa richiesta spontanea. In un momento successivo tuttavia, è opportuno motivare all'utilità dell'apporto dei genitori: occorrerà spiegargli il motivo per cui si desidera incontrarli, e garantirgli comunque la riservatezza su quanto ci confida.
Per quanto riguarda la gravità del disturbo, se il soggetto adulto presenta dei disturbi tali da non poter prendersi cura di sé, non riuscirà probabilmente neanche a segnalarsi: sono questi gli unici casi in cui saranno i familiari, o le altre figure professionali che si occupano di lui, ad inviarlo dallo psicologo.
È importante che la persona che raccoglie la segnalazione sia orientata psicologicamente. Il modo con cui avviene la telefonata per fissare l'appuntamento costituisce il primo iniziale approccio del paziente con lo psicologo: già telefonicamente vanno raccolte alcune informazioni di base. In primo luogo, si tratta di chiarire che cosa la persona desidera: bisogna capire se la persona si è rivolta al professionista che cerca realmente. È inoltre importante informarsi su come sia arrivato a chiedere un appuntamento, nonchè domandare se il soggetto non si sia già rivolto a qualche collega: non sono rari i casi di pazienti già seguiti da colleghi per cui il rivolgersi a qualcun altro assume il significato di un agito. In questi casi, è utile mettersi in contatto con chi si sta già prendendo cura di lui.
Altra distinzione inerente il tipo di segnalazione è quella fra segnalazioni in positivo e in negativo: segnalazioni in positivo sono quelle in cui viene riconosciuto un disagio a cui si pensa possa essere attribuita una causa psicologica; segnalazioni in negativo sono quelle che vengono fatte dopo altri tipi di approccio che escludano altri motivi per il disturbo, per cui si tenta anche la strada di una causa psicologica.
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Dettagli appunto:
- Autore: Salvatore D'angelo
- Università: Università degli Studi di Napoli - Federico II
- Facoltà: Psicologia
- Corso: Psicologia
- Esame: Diagnosi psicodinamica
- Titolo del libro: Psicologia Clinica. problemi diagnostici ed elementi di psicoterapia
- Autore del libro: A. Lis
- Editore: Giunti
- Anno pubblicazione: 1993
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